Autore Topic: Lotito intervistato sulla Gazzetta  (Letto 552 volte)

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ThomasDoll

Lotito intervistato sulla Gazzetta
« : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 12:57:16 »
«Ma quale regalo Rateizzare le tasse scelta più giusta»
«Grazie a Berlusconi e Meloni, basta strumentalizzazioni E adesso gli stadi: serve un interlocutore unico statale»
La Gazzetta dello Sport4 Jan 2023Di Valerio Piccioni ROMA
GETTY
Il presidente e il suo tecnico Claudio Lotito, 65 anni, e Maurizio Sarri, 63 anni
laudio Lotito, presidente della Lazio e senatore di Forza Italia grazie alle elezioni del 25 settembre, è stato uno dei protagonisti dell’approvazione della norma sulla rateizzazione dei versamenti fiscali nell’ambito della legge di Bilancio.

3Qual è il suo giudizio sulla soluzione trovata?

«Siamo intervenuti per risolvere il problema e credo sia stata trovata una soluzione ragionevole grazie all’impegno di Forza Italia, del presidente Berlusconi e di tutto il governo che, con il premier Meloni, ha garantito a tutto lo sport italiano gli strumenti per poter contrastare una crisi dovuta all’emergenza Covid e aggravata dal caro bollette. Gli esecutivi precedenti, quello Conte e Draghi, avevano dato risorse minime allo sport italiano mentre, al contrario, il mondo del cinema ha ricevuto a sostegno un miliardo a fondo perduto. E credo che la chiusura di un cinema non arrechi più danni della chiusura di uno stadio, di un palazzetto o di una piscina anche per i riflessi sociali ed economici che ne determina».

3Perché?

«Perché la chiusura di un’attività sportiva è un danno per l’intera collettività, visto che lo sport ha un valore sociale e di tutela della salute».

3La politica si è divisa. Meloni ha detto: nessun regalo. Renzi ha parlato di un favore ai club di Serie A.

«Nessun regalo, fare demagogia è facile, ma le questioni in campo sono serie e con serietà andavano

affrontate. Il premier ha giustamente spiegato e difeso le misure adottate, sfidando le strumentalizzazioni. E devo ringraziare il presidente Berlusconi per la sua sensibilità sui temi dello sport, più volte dimostrata in tutti questi anni e anche in questa occasione. E con lui tutto il gruppo di Forza Italia e la capogruppo Ronzulli per aver lavorato per risolvere questa problematica. Non c’è nessun aiuto a fondo perduto, neanche un euro. Non c’è nessun regalo. Tutto verrà versato nelle casse dello Stato, addirittura con una maggiorazione del 3%. La sospensione di quei versamenti aveva come logica conseguenza la loro rateizzazione. Il pagamento in 60 rate è già previsto per tutti i contribuenti che non hanno pagato. Ma la situazione in questo caso era diversa».

3Diversa in cosa?

«Perché le società sportive non sono state inadempienti e morose. E che cosa fa lo Stato? Dice no, abbiamo scherzato, niente più rate. Come se un cittadino chiedesse un mutuo in banca e nelle more ottenesse un prestito ponte e poi la stessa banca non gli concedesse più il mutuo e chiedesse in un’unica soluzione la restituzione del prestito. Meno male che si è trovata una soluzione! Vede, c’è una cosa che non capisco: da una parte tutti sono stati d’accordo, io per primo, a far assurgere lo sport a materia di rango costituzionale, vista l’importanza, il ruolo e la funzione che esercita. Dall’altra, questo è un mondo che è stato lasciato senza ristori».

3In ogni caso, è stata trovata una soluzione.

«Il compromesso finale, senza alcun danno per la collettività, prevede una rateizzazione che riguarda solo Iva e Irpef (ma non i contributi previdenziali, l’Inail, le imposte dirette) in 60 rate con il pagamento immediato del 3% di sanzione sull’intero ammontare e delle prime tre rate immediate, per un valore di circa il 20% complessivo della somma da restituire. E chi si è opposto al provvedimento dovrebbe ammettere che ha tentato di affossare lo sport per difendere gli interessi di pochi e non l’interesse di tutti. Anche soggetti che avrebbero dovuto tutelare lo sport non l’hanno fatto».

3Ma chi per esempio?

«Nel dibattito al Senato si è detto che era stato fatto un favore a Claudio Lotito. “Abbiamo dato un miliardo a Lotito”. Ma davvero? Scusi, io non l’ho visto».

3 Però, lo rivela lo stato d’animo di molte persone, una cosa è la Serie A, che potrebbe anche comprare un giocatore di meno, un’altra la piscina che chiude...

«La sospensione riguardava tutte le società sportive. E poi diciamoci la verità: la Serie A non può essere considerata la mucca da mungere. Rappresenta oltre il 70% delle entrate fiscali del settore sportivo».

3 Però è lei che ha sempre parlato di gestione oculata e ha sempre sottolineato come la Lazio abbia sempre scelto questa linea. E lei stesso in Senato ha posto il tema: queste misure devono servire veramente, non è che ci troviamo fra qualche mese al punto di partenza?

«Il calcio si è già mosso e sono previste norme che devono accompagnare le società verso l’autoconsistenza. Abbiamo delle regole e devono essere rispettate. E poi serve una ristrutturazione del sistema».

3Che

cosa significa in particolare?

«Finora è prevalsa soltanto una logica, quella del merito sportivo. Senza andare a verificare le condizioni economiche, il bacino di utenza, le infrastrutture. Tutto questo va rivalutato. Conta il merito sportivo ed è per quello che si va in Serie A, ma poi devono esserci anche altre regole da rispettare perché altrimenti le società nascono e crescono, ma poi muoiono. Dobbiamo fare un percorso condiviso per rendere tutti i club autosufficienti».

3Ma questo non fa il filo a una Superlega su scala nazionale?

«Ma no, non c’entra niente, non facciamo confusione. Coniugare la rappresentanza territoriale con le potenzialità effettive che esprime quel territorio e quel club in termini infrastrutturali e di autoconsistenza è sbagliato?».

3È un suo cavallo di battaglia, ne parlò anche diversi anni fa e quelle parole non furono accolte bene.

«Feci delle considerazioni, poi i fatti hanno dimo

«La riforma dei campionati? Devono contare economia, bacino d’utenza e infrastrutture»

strato, senza offendere nessuno e al di là dei nomi, che non erano così sballate. Dobbiamo prevedere un percorso che porti alla stabilità del sistema. E naturalmente a un incremento dei ricavi. La verità è che noi dobbiamo fissare delle regole e varare una serie di azioni per incrementare le risorse. Noi ci siamo autopuniti in questi anni. Pensi al divieto di pubblicità e sponsorizzazioni per le aziende di betting. Sì, dobbiamo combattere la ludopatia, ma avere una pubblicità indiretta sulla maglia è tutta un’altra cosa».

Il ministro dello sport Andrea Abodi sta lavorando su questo fronte e sul diritto di scommessa.

3

«A me sembra che ci si voglia intestare situazioni che sono in ballo da tempo. Penso anche a tutte le norme anti pirateria. E sul diritto di scommessa si vada a prendere il verbale di quando arrivai in Lega 19 anni fa... quando parlai di gioco a vantaggio della Lega».

3Lei crede che ci si arriverà? «Serve la volontà e non ho motivi di pensare che non ci sia. Se si scommette, anzi se si gioca sulla Serie A, mi sembra ovvio riconoscerle una certa percentuale. Che può essere stornata dalla cifra che va ai concessionari».

Presidente, quale può essere la richiesta numero uno del mondo del calcio allo Stato?

3

«Gli stadi. Siamo il Paese della burocratizzazione. Perché non pensare a un sistema commissariale centrale che prescinda da interessi particolari e corporativi del territorio?».

3Lo dice pensando al Flaminio?

«No, nessun interesse di parte. Questa del Flaminio è una delle ipotesi che mi è stata prospettata. Bisogna trovare il giusto compromesso dal punto di vista tecnico, strutturale e normativo: ci stiamo lavorando con tutte le istituzioni preposte. L’acquisizione sarebbe la cosa più semplice, ma è chiaro che quello stadio parte da 16-18 mila posti considerando le norme per la sicurezza. E invece per essere fruibile serve uno stadio da 45-50 mila, con la copertura e con i parcheggi e un intero sistema di mobilità».

3 Gennaio è il mese in cui bisognerà accelerare sul tema della riforma dei campionati. Ma se le diciamo riforma dei campionati lei a che cosa pensa?

«A una visione complessiva generale che prevalga sugli interessi corporativi. Ogni lega deve avere un’organizzazione, un’identità e una mission. Devono esserci dei criteri minimi e massimi: ma secondo lei è possibile che in Serie A ci siano società che non hanno un centro sportivo di proprietà? In tutte le categorie bisogna dotarsi di strutture adeguate e ci devono essere degli obblighi economici».

Però, per citare i due casi dei Comuni più piccoli del professionismo, perché impedire al Renate o al Monterosi di sognare?

3

«Ma chi lo impedisce! Il merito sportivo viene prima di tutto, non vogliamo etichettare le squadre, ma chiedere che le società diano stabilità al sistema. Non bisogna fare i farisei, ma avere il coraggio delle scelte. Poi, riforma del sistema significa pure un ragionamento a 360 gradi. Oggi assistiamo a meccanismi strani, ad esempio un calciatore può avere i diritti dei dipendenti e i doveri di un libero professionista? Può sottoscrivere un contratto di 5 anni e al primo gol chiedere più soldi? Io penso si debba trovare una nuova figura specifica di lavoratore e una diversa regolamentazione del ruolo e della funzione dei procuratori».

3Lei sta per compiere 20 anni di calcio ad alto livello. Era meglio allora od oggi questo mondo?

«Certe volte, lo dico anche al mondo della comunicazione, bisogna cambiare approccio. Questo mondo ha diversi problemi, per carità, ma ci sono anche tante cose buone di cui spesso non parla nessuno».

ThomasDoll

Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #1 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 13:10:00 »
Importante il passaggio sullo status del calciatore.
In definitiva sembra un armistizio con la Gazzetta, Cairo ha gradito il rateizzo dell'Irpef. Alleluja.
Ora stoppino gli sciarpettati, però.
(allora magni, diceva quello)

Panzabianca

Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #2 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 13:13:42 »
certe idee in testa ce l'ha chiarissime da sempre.
credo che ora abbia pure un certo potere politico.
Sul Flaminio, poi, nicchia, e nun c'ha manco l'occhiali a specchio. Gran pokerista
Vedremo.

Offline MagoMerlino

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Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #3 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 13:16:37 »
Luci e ombre.
Luci perchè dimostra, come spesso gli accade, una larga visione del problema d'insieme.
Ombre perchè la Lazio da tutto questo ne trae poco e niente.
Anzi, dal punto di vista dell'immagine ne trae solo danni.
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ThomasDoll

Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #4 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 13:27:27 »
Beh, pagare in 5 anni un debitone con l'Erario non è un danno.
I danni all'immagine della Lazio li fanno gli sciarpettati che attaccano Lotito.
Lui dovrebbe solo evitare di fare lo sborone, come nel caso dell'affermazione sul Carpi. Nell'intervista tra le righe lo dice, manca il sottotitolo: er Carpi che fine ha fatto? Alla fine aveva ragione ma è passato dalla parte del torto.
Ma ha imparato: il merito sportivo è sacro. Lo dice enne volte.
Bene.

Offline Fabio70rm

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Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #5 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 14:30:16 »
A parte che mi sembrano gli stessi concetti, al limite approfonditi e discussi meglio.

Ma non ci vedo nocumento nel Lotito pensiero verso la Lazio.

Ricordiamoci che è per merito di Lotito se la questione diritti tv non è precipitata in favore delle solite note.

Sulla questione stadio la ritiene fondamentale per l'indipendenza e il decollo economico, però per quanto riguarda la Lazio non ha mai chiarito di chi debba essere lo stadio, se suo o intestato alla società, e che tipo di struttura "indotto" vorrebbe realizzare; giuste le perplessità sui paletti del Flaminio.

Altra giusta considerazione è sulla capacità economica che deve crescere in proporzione al livello sportivo raggiunto; il Tagliacozzo in serie A fa tanta simpatia, ma se hai un pubblico potenziale di max 10.000 tifosi/abbonati/spettatori a partita, non hai uno stadio tuo, non hai un tuo centro, giocoforza che ti debba appoggiare ad altre società, e dite che non presenteranno il conto? Come spiegarsi certi incontri giocati alla morte contro alcuni avversari e tavole apparecchiate contro altri di tante, troppe provinciali medio piccole?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline MagoMerlino

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Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #6 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 14:31:24 »
Beh, pagare in 5 anni un debitone con l'Erario non è un danno.
I danni all'immagine della Lazio li fanno gli sciarpettati che attaccano Lotito.
Lui dovrebbe solo evitare di fare lo sborone, come nel caso dell'affermazione sul Carpi. Nell'intervista tra le righe lo dice, manca il sottotitolo: er Carpi che fine ha fatto? Alla fine aveva ragione ma è passato dalla parte del torto.
Ma ha imparato: il merito sportivo è sacro. Lo dice enne volte.
Bene.
Anche per il debito con l'erario luci e ombre, luci la possibilità di rateizzazione, per tutte le società sportive, ombre: come e perchè la Lazio è la seconda in classifica in quanto a questo debito con l'erario? Avrei capito quinta o sesta, seconda? Prima addirittura di 9uelli dello sprofondo giallorosso? Facile in questo modo per gli sciarpettati di ogni colore gridare al conflitto d'interessi, legge ad personam, salva Lazio e tutto il repertorio.
Lotito fa anche cose buone, ma offre spesso e volentieri il fianco, non suo, quello della Lazio, agli avversari, ora non solo calcistici, anche quelli politici. Fedeli al motto molti nemici molto honore? Ne farei volentieri a meno.
Poi è vero deve imparare a non passare dalla parte del torto anche quando ha straragione, che è un po' il suo marchio di fabbrica. Speriamo che gli obblighi derivanti da questa esperienza politica glielo insegnino.
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Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #7 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 14:37:51 »
Sicuro che nel debito con l'erario non c'entri la famosa rateizzazione?
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Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #8 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 15:12:21 »
Questo debito con l'erario oggetto del provvedimento legislativo riguarda solo i contributi IRPEF accumulati nel periodo della pandemia.
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ThomasDoll

Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #9 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 15:30:43 »
Essendo un tema legato alle retribuzioni mi pare strano che la Lazio abbia un debito più consistente di altri che spendono molto di più. Toccherebbe vedere il dettaglio, magari Fabio ha ragione e hanno sommato le due cose per metterci in cattiva luce. Anche perché se non avessimo sospeso gli stessi pagamenti degli altri ci avrebbero sanzionato.

Orazio Scala

Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #10 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 20:19:53 »
Lotito è la Lazio fatta uomo.

Offline MagoMerlino

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Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #11 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 21:03:16 »
Lotito è un uomo che grazie alla Lazio si è fatto un pacco di affari suoi.
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GEDDY

Re:Lotito intervistato sulla Gazzetta
« Risposta #12 : Mercoledì 4 Gennaio 2023, 21:38:32 »
Gli altri hanno provato.Non ci sono riusciti. Non solo alla Lazio. Un ascesa folgorante. Può dare fastidio, lo capisco.