Lo faccio solamente per questa volta in quanto ho sentito molte (troppe), critiche a Baroni.
Allora, vorrei fare chiarezza sulla parte tattica della partita.
Iniziamo con il dire che l'Inter era schierata con il solito Sistema di gioco 3/5/2 e che la Lazio era sxhierata con il solito Sistema di gioco 4/4/2 o, 4/2/4.
Questa e'una cosa da tenere in mente per cio' che andro' a dire in seguito.
Infatti la Lazio non gioca con il 4/2/3/1 ma con il Sistema si gioco 4/4/2 o, 4/2/4/ (a parte quando Baroni modifica l' assetto in un 4/3/3).
Cio' significa che la Lazio andava a prendere l' Inter con il 4/2/4: perche' nei primi 30 minuti la partita l' ha fatta la Lazio e quindi gli esterni stavano molto alti.
Il Sistema di gioco si stabilisce sempre nella fase senza palla poi i moduli sono personalizzati: e la Lazio scala, a seconda degli avversari trasformando il suo modulo a volte in un 4/2/3/1.
Dia sa' quando aiutare i centrocampisti nella fase senza palla e quando andare tra le linee nella fase con la palla.
Parliamo di movimenti che Dia sa' fare meglio di chiunque nella Lazio pur se ultimamente non mi e' sembrato in forma e infatti nella fase con la palla ha combinato poco ma ad esempio uno dei gol contro il Napoli nascono proprio da un suo recupero palla.
In questo senso, nei primi 30 minuti Noslin si e' mosso molto bene non dando punti si riferimento agli avversari poi e' uscito mentalmente dalla partita come tutti (lui forse prima di tutti!).
Pedro, rispetto a Dia e' in gran forma ma senza palla non fa' i movimenti di Dia: aiuta molto meno e questo non ha dato la giusta elasticita' al modulo.
Ed ora ci arriviamo.
Gia'in estate dissi che la prima cosa su cui fa' affidamento Baroni nel suo tipo di gioco e' la fase di riaggressione: per poterla fare contro una grande squadra come l'Inter, bisogna esser perfetti e nella fase di riaggressione la Lazio si mette appunto 4/2/4 con uno dei due centrocampisti centrali nostri che vanno a prendere il vertice basso avversario.
Questo e' successo nei primi 30 minuti: Rovella andava ad aggredire Chalanoglu e rimaneva Guendo a coprire un ampissima fetta di campo (i due sono abituati a coprire ampie fette di campo, sono moatruosi in questo perche' sono abituati a giocare in inferiorita' numerica).
Guendo Rovella
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Rovella
Isaksen Chalanoglu Zaccagni
Pedro Noslin
L' unica arma che poteva avere l' Inter era quella di passare per l' ampiezza-campo poiche' il 3/5/2 avendo i quinti puo' tenerli larghissimi vicino alla linea del fallo laterale mentre il terzino nella linea a 4 parte sempre un po' stretto e quindi arriva sempre un attimo dopo (mentre i quinti stanno gia' la').
E i quinti potevano avere aiuto da parte delle mezz' ali creando un 2 va 1.
Lautaro M, portava via Patric facendolo staccare dalla linea (poiche' in alcune fasi di gioco la Lazio marca a uomo).
Con Thuram che si spostava orizzontalmente su tutto il fronte dell' attacco a destra e a sinistra.
Era Gila che seguiva a uomo Thuram, amdando a chiudere ogni palla ed oltre a questo andando a chiudere anche sui quinti lanciati nello spazio poiche' Gila e' mostruoso negli anticipi verticali, a campo aperto nell' uno vs uno ed anche negli spostamenti laterali.