Autore Topic: Castellanos, che magia! Il Genoa, in 10 dal 22'. La Lazio aggancia la Juve  (Letto 45 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline News Biancocelesti

  • *
  • Post: 35150
  • Karma: +10/-3
    • Mostra profilo
    • www.biancocelesti.org
www.gazzetta.it

Rosso all'esordiente Otoa, i biancocelesti chiudono la pratica col raddoppio di Dia e ripartono dopo l'eliminazione in Europa. Nel finale espulso anche il laziale Belahyane

La Lazio vince ancora fuori casa e risale al quinto posto raggiungendo la Juventus (qui la classifica). Una serata perfetta per la squadra di Baroni: perché chi meglio di lui, Castellanos, poteva diventare protagonista di una vittoria pesantissima per la squadra di Baroni in ottica coppe europee, dopo l’errore fatale dal dischetto contro il Bodo/Glimt nei quarti di Europa League? L’argentino – al quattordicesimo gol stagionale - s’è regalato una magia con un destro in mezza rovesciata che al minuto 32 ha ammutolito il Ferraris battendo Leali, complice anche un errore di posizione di Martin. Poi, nella ripresa, il secondo sigillo di Dia (0-2 il finale) ha chiuso la sfida. E il Genoa, che in casa veniva da cinque vittorie e un pari nel 2025, s’è dovuto arrendere pagando anche un’ora in inferiorità numerica dopo il rosso del debuttante Otoa, protagonista di una prova negativa sin dalle battute iniziali fino al disastroso intervento su Zaccagni lanciato a rete: rosso diretto e Genoa in dieci. Vieira, insomma, deve aspettare – gli manca un punto - per festeggiare la matematica salvezza, acquisita però di fatto ormai da tempo.

La macchia — 

Prima del primo gol ospite, c’era stata l’interruzione di cinque minuti e mezzo, al minuto quindici del primo tempo, per il ripetuto lancio in campo di fumogeni e petardi da parte del gruppo più caldo della tifoseria genoana. Che, in segno di protesta per lo spostamento della data della gara, aveva fatto ingresso in ritardo sugli spalti. A quel punto è iniziato un fitto lancio in campo che ha costretto l’arbitro Ayroldi a sospendere l’incontro. Una macchia sul piano del comportamento in una stagione nella quale il pubblico del Grifone è stato sempre protagonista anche nei numeri con oltre 31 mila spettatori presenti in media al Ferraris. Fino alla ferita di ieri sera: di questa situazione di caos e tensione, fra l’altro, ha beneficiato la squadra di Baroni, al quarto risultato utile di fila in campionato (otto punti in tutto), confermandosi implacabile lontano dall’Olimpico.

Le scelte —   

Oltre alla novità Otoa (prime prove generali per il futuro), Vieira ha dato fiducia a Norton-Cuffy sulla corsia di destra, in una trequarti priva di Miretti (spalla k.o., dovrà essere operato nei prossimi giorni). Il tecnico rossoblù ha piazzato Thorsby largo a sinistra e Vitinha alle spalle di Pinamonti. Baroni, privo di Isaksen, con Guendouzi e Rovella davanti alla difesa, e Marusic-Zaccagni larghi sulle fasce, aveva iniziato forte, anche se la prima occasione da gol era capitata a Pinamonti, servito da Frendrup, che aveva sprecato una facile palla-gol dopo una scivolata di Guendouzi, calciando addosso a Mandas. Lazzari, poi uscito per infortunio, ha impegnato Leali in angolo (27’). Ma con un uomo in meno e sotto di un gol, il Genoa non è più riuscito a proporre azioni importanti in avanti, con Pinamonti troppo isolato, Vitinha a fare inutilmente da raccordo fra mediana e attacco, ma in una zona centrale del campo dominata dagli ospiti. Pinamonti, impreciso, ha sprecato un’altra palla-gol prima dell’intervallo.
gara chiusa—   Poi nella ripresa, ecco il raddoppio della Lazio, che ha cambiato definitivamente l’inerzia della partita, dopoché Thorsby aveva perso l’attimo mancando la palla del possibile uno a uno. Ristabilita la parità numerica in campo dopo il rosso a Belahyane, appena entrato, per il duro fallo su Thorsby (Ayroldi aveva fischiato l’ammonizione, poi corretta dopo il check Var) , ma con due gol di vantaggio in cassaforte, la Lazio ha gestito il risultato sino al termine, mentre Vieira ha dato spazio ai giovani: prima Venturino poi Ahanor, con Messias che ha provato invano a innescare il multitasking Thorsby, nel frattempo avanzato al centro dell’attacco.

Vai al forum