Lotta europa

[Geddy]

Non e' che se Assogna racconta le stesse cazzate tue vuol dire che ha ragione.
E che cazzo Borgoro'. Ma che te bevi la mattina?  L'aceto?

[borgorosso]

io? forse dovresti prendere un calmante.
leggo questa analisi ("già che siamo in lotta, la nostra dimensione") continuamente qui sopra.
continuamente.

[violator]

Il Parma si deve salvare.

infatti ho scritto che non gliela regala al Napoli

Inviato dal mio A80Plus utilizzando Tapatalk

[Boksic]

io? forse dovresti prendere un calmante.
leggo questa analisi ("già che siamo in lotta, la nostra dimensione") continuamente qui sopra.
continuamente.

Ma *la nostra dimensione" qual è?

Quella di Cragnotti?

Quella di Chiarion Casoni?

Quella di Fabio Hector Nigro?

Quella di Nedved?

Di Signori? Antinori? Brunetti che chiede ai passanti dove sia il ritiro della Lazio? D'Amico che fa perdere uno scudetto all'asroma? Il 26 maggio? Le cinque pere coi danesi?

Qual è?

[borgorosso]

Ma *la nostra dimensione" qual è?

Questa è la domanda più intelligente che tu abbia mai fatto.
Ti rispondo volentieri, e spero che tu voglia fare altrettanto.

La dimensione della Lazio è quella della sesta squadra come bacino di utenza, al momento.
Molto simile a quello della Fiorentina, ma storicamente la città di Roma, in virtù della sua estensione permette di poter dire che la Lazio è leggermente superiore.

La differenza con le potenze del nord è enorme, quella con Napoli e Roma inferiore.

La differenza con la Fiorentina è minima.

Il dramma della Lazio attuale è che le realtà attualmente inferiori stanno colmando il gap in termini di fatturato e di ingaggi.
L'Atalanta ha già messo la freccia, il Bologna sta lavorando bene. Del Como non parlo nemmeno.

Quindi l'attuale dimensione della Lazio è in bilico in senso negativo

[Il frigorifero]

La dimensione dell’Atalanta, e della città di Bergamo, qual’è ?

La dimensione del Napoli qual’è ? Di sicuro non quella di Milan e Juventus...

Ma vado oltre !

La dimensione dell’Empoli quale sarebbe ? Perché l’Empoli gioca in serie A , e non contro l’Ostia Mare ?

Noi stiamo qua a parla’ di dimensioni e bacini d’utenza, però il calcio si fa sul campo. E , se lo sai fare bene , secondo me puoi andare ben oltre la tua dimensione.

Questa è una bella cosa, a mio parere !

[MCM]

L'unica dimensione la decide i soldi del padrone.

Punto, stop. Poi certo, a parità di soldi vince chi li usa meglio ma, gira e rigira, alla fine, il grosso dei trofei se li spartiscono i più ricchi, pure se il direttore sportivo lo facessi io che nella vita faccio il bancario.

No soldi,  no party, salvo rarissimi episodi in cui si allineano tutti gli astri.

[Lazioletter]

Questa è la domanda più intelligente che tu abbia mai fatto.
Ti rispondo volentieri, e spero che tu voglia fare altrettanto.

La dimensione della Lazio è quella della sesta squadra come bacino di utenza, al momento.
Molto simile a quello della Fiorentina, ma storicamente la città di Roma, in virtù della sua estensione permette di poter dire che la Lazio è leggermente superiore.

La differenza con le potenze del nord è enorme, quella con Napoli e Roma inferiore.

La differenza con la Fiorentina è minima.

Il dramma della Lazio attuale è che le realtà attualmente inferiori stanno colmando il gap in termini di fatturato e di ingaggi.
L'Atalanta ha già messo la freccia, il Bologna sta lavorando bene. Del Como non parlo nemmeno.

Quindi l'attuale dimensione della Lazio è in bilico in senso negativo

La Fiorentina dal 1969 a oggi ha vinto 3 coppe Italia, una supercoppa italiana e un campionato di serie C2.
La Lazio nello stesso periodo 2 scudetti, 6 coppe italia, 5 supercoppe italiane, una coppa delle coppe, una supercoppa europea.
Curioso che la loro dimensione sia la stessa.
Forse per dimensione s'intende il censimento dei tifosi, ma allora l'aesse, che notoriamente ne conta milioni a decine, dovrebbe pisciare in testa al Barcellona.
Ma l'aesse, nello stesso periodo, ha vinto 2 scudetti, 7 coppe italia, 2 supercoppe italiane, 1 conference. Stranamente meno di noi.

[Lazioletter]

Ah sì la differenza tra noi e essi si concretizza nella lotiteide.
In effetti l'aesse dal 2004 ha vinto 2 coppe Italia, una supercoppa italiana e una conference.
La Lazio 3 coppe Italia e 2 supercoppe.
Questa dimensione non quaglia, ci deve essere qualche errore nelle misure

[Geddy]

Già che siamo in lota, la nostra dimensione etc etc nelle analisi dei da voi definiti rasssegnati sono funzionali a fare comprendere a voi autodefiniti sognatori, la realta'.
Che poi che vi sognate e' materia da definire. Perché sicuramente nei vostri sogni non c'è ' uno 0 6 a san siro domenica o quando cavolo si gioca. E manco uno 0 a 1.

[Lazioletter]

che poi se la dimensione è il fatturato l'Ajax, che porta a casa 150 milioni l'anno, è una squadretta de quartiere, molto più piccola della Fiorentina.
Certo, le 4 Champions League vinte le dovranno portà al monte dei pegni per comprare i palloni

[Geddy]

Ora e' chiaro che siamo tutti preoccupati dalla cosiddetta ascesa di realta' come Atalanta e Bologna, anche i viola perché no. Vero che sembriamo avere una marcia in meno, chi lo nega. Il prossimo anno chissa'. Lo troveremo un altro Luis?Un altro Ciro? Ma anche un Rovella o un Guendo. Magari un Marusic giovane che si fa altri 7 o 8 anni simili a quelli del nostro Adam. Cross sbagliati e mancate chiusure comprese.

[Il frigorifero]

Ora e' chiaro che siamo tutti preoccupati dalla cosiddetta ascesa di realta' come Atalanta e Bologna, anche i viola perché no. Vero che sembriamo avere una marcia in meno, chi lo nega. Il prossimo anno chissa'. Lo troveremo un altro Luis?Un altro Ciro? Ma anche un Rovella o un Guendo. Magari un Marusic giovane che si fa altri 7 o 8 anni simili a quelli del nostro Adam. Cross sbagliati e mancate chiusure comprese.

Il fatto è che queste realtà , che 10 anni fa non erano su questo livello , impongono anche a noi una riflessione.

Se non vogliamo perdere posizioni , allora dobbiamo domandarci in che modo si può lavorare per non restare indietro rispetto a queste squadre.

Probabilmente , il pescare qualche giovane buono ogni tanto per poi non rivenderlo più , non sarà più sufficiente.

Vedremo.

[Il lodolaio]

Aggiungo: Kean non convocato

Vediamo se la Fiorentina entra in modalità Conte: viste le tante delusioni in Conference, meglio non giocare in Europa la prossima stagione per puntare all'obiettivo grosso (qualificazione CL).

[Il lodolaio]

Ieri ho visto un po’ di chiacchiere da bar a Sky Sport.
C’era tal Paolo Assogna, che parrebbe interessarsi delle cose laziali.

Il buon Paolo denunciava il clima intorno a Baroni, a suo dire sub judice da parte della società e anche della tifoseria.
La concione a difesa del toscano era sostanzialmente incentrata sul fatto che la Lazio fosse una squadra modesta in lotta per un obiettivo più grande di lei.

Ogni giorno porta con sé le proprie umiliazioni insomma.

Ad onor del vero stessa sorte è toccata alla Fiorentina.

Romanista che parla nelle radio romaniste.

[Boksic]

Questa è la domanda più intelligente che tu abbia mai fatto.
Ti rispondo volentieri, e spero che tu voglia fare altrettanto.

La dimensione della Lazio è quella della sesta squadra come bacino di utenza, al momento.
Molto simile a quello della Fiorentina, ma storicamente la città di Roma, in virtù della sua estensione permette di poter dire che la Lazio è leggermente superiore.

La differenza con le potenze del nord è enorme, quella con Napoli e Roma inferiore.

La differenza con la Fiorentina è minima.

Il dramma della Lazio attuale è che le realtà attualmente inferiori stanno colmando il gap in termini di fatturato e di ingaggi.
L'Atalanta ha già messo la freccia, il Bologna sta lavorando bene. Del Como non parlo nemmeno.

Quindi l'attuale dimensione della Lazio è in bilico in senso negativo

Potrei rispondere che la Lazio è in lenta ma continua ascesa dal 2010 in poi e che il gap negli emolumenti ai calciatori, unico parametro che conti nel lungo termine, si è ridotto di parecchio rispetto alle prime, nel post Covid. Quindi il tuo "siamo sesti ma con outlook negativo" è tutto da verificare.

Ma non è questo il punto.

Qual è la nostra dimensione?

Il sesto posto a vita?

Che palle nel caso. Lo dico per primo.

Ma qual è allora?

Una stagione ogni due in CL, senza la minima possibilità di vincerla o vincere il campionato?

Ancora: che palle.

Io tra dieci terzi-settimi posti per i prossimi dieci anni e due Coppe Italia, e dieci stagioni estratte a caso tra le ultime cento della nostra storia, firmo per la seconda ipotesi. Anche se le annate tragiche sono cinque volte quelle memorabili. Tanto per capirci una volta per tutte.

Ma le "ambizioni" con cui ci riempiamo la bocca sono l'effetto di ragionamenti privi di senso. Come detto, la partecipazione alla metà delle prossime dieci CL sarebbe per gli analisti finanziari de sta fava  un "obiettivo" congruo con le cazzate che scrivono: peccato che alla fine dei dieci anni avresti i conti come gli attuali se non peggio e una tifoseria altrettanto scojonata.

[Davide]

Le critiche sulla Lazio attuale derivano solamente dal brusco risveglio di tanta gente, probabilmente la stessa che indicava la Lazio come quasi in B,che si era fatta la bocca buona dopo il girone di andata e l'incredibile europa league, a questo aggiungiamo le merde che macinano punti su punti ed ecco che la tragedia e' dietro l'angolo...il Laziale e' umorale in modo osceno non lo scopriamo oggi e non lo scopriamo con la Lazio di Baroni.

[Lazioletter]

Non si può parlare di dimensione in questo modo... puntiforme.
Cambiano scenari, cambiano condizioni, cambiano i giocatori, le squadre, tutto.
Oggi l'equilibrio è questo, domani beato chi ci arriva.
Ma pensate che questo calcio gonfiato continuerà a gonfiarsi, o che prima o poi farà il botto?
Pensate che tutti i fondi che entrano nelle società ci staranno a ripianare perdite all'infinito, o che cerchino dividendi per i poveri strnz e per gli speculatori che gli affidano i soldi?
Pensa se la Lazio avesse lasciato andare via a parametro zero Donnarumma, Kessié e chi altri, come ha fatto il Milan, in tanti se sarebbero dati fuoco alla palla di Pomodoro.
Ripeto, la variabile che fa saltare l'equilibrio è lo sceicco, il resto è transitorio.
Meglio una società tenuta da qualcuno in carne e ossa, se possibile un po' più ricco, anche se è escluso che una società si possa finanziare a miliardi in perdita, lo dicono le norme, che costringono l'Inter a rubare giocatori a parametro zero o l'aesse a fare mercato con Shomurodov e Rensch.
A oggi siamo competitivi perché abbiamo il bilancio in equilibrio, questo è poco ma sicuro.
Il sesto posto non è affatto garantito a vita, ora arriva pure il Pisa pieno di soldi russi americani.
I russi
I russi
Gli americani... (cit.)

State a guardare quello che succede in Inter-Lazio, che l'orizzonte è quello.

[borgorosso]

Potrei rispondere che la Lazio è in lenta ma continua ascesa dal 2010 in poi e che il gap negli emolumenti ai calciatori, unico parametro che conti nel lungo termine, si è ridotto di parecchio rispetto alle prime, nel post Covid. Quindi il tuo "siamo sesti ma con outlook negativo" è tutto da verificare.

però non devi dire le bugie, che ti cresce il naso e non un'altra cosa (eventualità che sarebbe comodissima)
come ti ho dimostrato dati alla mano la forbice con napoli, juve, milan e inter si è abbassata di pochissimi punti, assolutamente inadeguati a colmare il gap. maggiore è stata la riduzione nei confronti della roma, ma rimane una forbice sostanziale.
atalanta e fiorentina invece il gap con noi lo hanno proprio colmato. la dea ha anche aggiunto al quadro risultati sportivi infinitamente superiori.

la questione della tifoseria è semplice, molto più semplice di quanto pensiamo.
e, anche se ci divertiamo a definirci un unicum, siamo come i tifosi del napoli, né più né meno.
la Lazio non ambisce a nulla. mai, per definizione.
quel che arriva, arriva.
e questo deprime una tifoseria che vorrebbe una squadra in grado di inserirsi nella lotta scudetto.
ma questo non capita e non capiterà mai.
perché non è mai capitato in 20 anni e la gestione sarà la stessa per i prossimi 20.

[Boksic]

Uno come Cragnotti ha riscritto la storia della Lazio.

Ma anche quegli anni vanno pesati su un piano concreto e su uno emozionale.

 Il primo, freddamente, parla di una stabilità al quarto-quinto posto finché non si è buttata sul piatto ogni risorsa finanziaria, comprese quelle future. Con gli effetti che ben ricordiamo.

Quanto al secondo, quella ubriacatura tecnica mi ha reso, parlo per me, così consapevole da ritenere dovuto tutto quello che è piovuto in quegli anni, compreso lo scudetto del 2000 che ho sentito e sento ancora come un insufficiente risarcimento di quello vero, sottratto da camorre ignobili un anno prima.

Io volevo vincere stando in testa e dominando la classifica come stavamo facendo, il sorpasso all'ultima giornata me lo sbatto al pisello. Questa è la dimensione a cui mi aveva abituato Cragnotti, tale da considerare chi festeggiava il 14 maggio dei lazialetti da trasferta a San Benedetto. E tale da ritenere imperdonabile che la squadra del 2001 non abbia rimontato l'asroma, costringendo i suoi tifosi ad andarsene per sempre dalla città.

Quindi prima di attribuire al prossimo scarsa ambizione o rassegnazione, pensateci bene.

Per me chi si sente "ambizioso" e vorrebbe arrivare quarto non vale un pedalino puzzolente di Strukelj.