Concordia parvae res crescunt

[Davide]

Darei fuoco a chi volutamente ha fatto sparire Cragnotti dal calcio, perche' troppo pericoloso.

[Forzalazio30]

dovresti andare ai Castelli Romani

[Davide]

Io ci sono stato la scorsa estate

[Boksic]

se Dino Zoff (mio presidente in CSAIn, tra l'altro, ho avuto modo solo di ringraziarlo) fosse arrivato 2 mesi prima avremmo vinto lo scudetto un'altra volta.
banco o non banco.

dalla Parola dell'Imperatore:

“Un rimpianto? Non aver dato seguito al mio progetto, che era all’apice. L’incontro con Murdoch? Con lui a Milano stipulammo accordi economici per far decollare ulteriormente il nostro progetto internazionale. Avevamo facile contatto con grandi gruppi finanziari mondiali. C’era anche un ulteriore piano di sviluppo. L’affetto che ancora oggi mi dimostrano i tifosi biancocelesti mi gratifica, li ringrazio con nostalgia”.

non ti viene voglia di dare fuoco a tutto?

No, perché il "progetto" era di cortissimo respiro.

Purtroppo in rete si diffondono e prendono piede barzellette complottare e non c'è più spazio per l'analisi dei fatti.

A me piace "mettere insieme" la storia, perché la storia non è un mero elenco di avvenimenti.

Dopo la fine dell'era di Lenzini, la Lazio si trovò in pessime acque, sul piano finanziario. A darle un po' di fiato, anche se minimo, intervenne anche la sponsorizzazione della Tonini nel 1981/82: azienda di proprietà, tra gli altri, di un noto tifoso romanista di nome Giulio, più volte Presidente del Consiglio (ometto il cognome per riservatezza).
Dopo la breve e disastrosa parentesi di Chinaglia, troviamo anche il Giulio in nostro soccorso, sotto forma di quel Renato Bocchi che comprò la Lazio assieme ai Calleri.

Bocchi (51% del pacchetto azionario) e Calleri (49) rimettono in piedi la Lazio, risanano i conti e la riportano in A. Ma Bocchi è solo "di passaggio". La stagione 1988/89 finisce con la salvezza, col celebre Ascoli-Lazio 0-0: come titola il Corriere dello Sport del giorno dopo? "Lazio salva, ma..."

Il "ma" è grosso come una casa perché Calleri e Bocchi si contendono aspramente il controllo della società: Calleri vuole acquisire il pacchetto di Bocchi: Bocchi vuole cedere il suo 51%, e quindi il controllo, a un rampante finanziere. Il nome del finanziere è scritto nell'articolo, andate a cercarvelo, dirò solo che si chiama Sergio, oggi ha 85 anni ed è nato il 9 gennaio.

[segue]

[Boksic]

Cade così anche la frescaccia di "Calleri che passa signorilmente la mano a chi ha più mezzi di lui": un par de palle: Calleri (per me il Presidente più importante dell'ultimo mezzo secolo, sia chiaro) la Lazio se l'è tenuta finché ha potuto e gli ha fatto comodo. L'arrivo di Cragnotti è solo rimandato, l'Imperatore prende la Lazio nel febbraio del 1992 anche se a quanto sembra sta già aiutando la società (vedi acquisto di Gascoigne un anno prima). Il nostro sfugge a Tangentopoli (si diceva fosse uno di quelli designati a restare "asciutti" in caso di tempesta) e investe per due anni in modo pesante sulla società e sul mercato. Dopo di che, di soldi propri non metterà mai più un solo centesimo: tiene i conti a posto per tre anni per entrare in Borsa, sono le stagioni di Piovanelli Esposito e del basso profilo: poi vende di fatto mezza Lazio (questo è) agli azionisti, con un'operazione geniale da autentico squalo: a 5.800 lire l'una - esattamente 3 Euro - vende quote di una società calcistica, cioè cartaccia: da qui in poi inizia la favola della Lazio del 1998/2001 ma si accumulano debiti con il fisco, con gli enti previdenziali, con tutto il mondo (come peraltro facevano tutti i club in quel periodo). E, soprattutto, vanno a scatafascio le sue aziende e i suoi magheggi finanziari non funzionano più, ricordo bene di bond emessi su... un prestito in Lussemburgo! in pratica a un certo il nostro si prestava i soldi da solo, un genio ma le banche ti danno retta finché sanno che puoi pagare: dopodiché ti occupano casa e si prendono tutto il prendibile per rientrare: e questo non è altro che la presidenza Longo (sempre sia lodato) e i simpatici Pessi Baraldi e compagnia: che però hanno fatto la maglietta bella con le firme e noi tutti contenti mentre ci portavano via anche le foto dei nonni...

[segue]

[Boksic]

Ma il creditore in casa significa che si vuole far sopravvivere il debitore, anche perché il debitore non sarà più importante sul piano sociale di Fiorentina e Napoli ma sta a Roma, e questo fa una differenza enorme. Ma davvero qualcuno crede a Berlusconi quando parla di "problemi di ordine pubblico"? Sono fallite Fiorentina e Napoli, e mettiamoci pure il Torino, e non è volata una mosca: dico, Fiorentina e Napoli! Qualcuno se lo ricorda cosa accadde quando fu ceduto Baggio alla Juventus?

Così, dicevo, la Lazio sopravvive e quello che ne resta viene consegnato a un altro figlio della politica, che non può rifiutare l'offerta. Ma pensate ci sia tanta distanza tra il mondo di Calleri, di Cragnotti e quello di Lotito? È sempre la stessa giostra, solo in contesti storici diversi. Andate a vedere chi ha costruito Villa San Sebastiano, grazie a quali soldi e come li spendeva, tra l'altro, negli anni Trenta... 

[Lazioletter]

Secondo me è invece il capriccio di Veron, che si mette di traverso sull'arrivo di Batistuta, ormai cosa fatta, alla Lazio per dissidi personali tra loro.
A quel punto Cragnotti si convince a "veicolare" l'argentino di Firenze all'Inter per riprendersi Vieri, ma complici i dubbi e gli imbarazzi di Moratti, tra l'altro impegnato nello spareggio CL con il Parma, perde il vantaggio che aveva con i procuratori del centravanti viola e consente a Sensi, che aveva già fatto tutto per il pur bravo ma meno prestigioso Morientes, di fare la botta da matto per Batigol.
Cragnotti, spiazzato, criticò il presidente romanista ("mai avrei speso settanta miliardi per un trentenne"), salvo poi, scombinati i piani dall'intervento del cafonazzo giallorosso, essere costretto a tirarne fuori centoventi per Crespo.
La settimana dopo lo scudetto della Lazio, di Lazio non si parlava/scriveva più.

si diceva che Sensi avesse anticipato forti somme a Cecchi Gori per l'acquisto futuro di Batistuta, e che la Fiorentina avesse necessità di cedere il giocatore all'aesse in virtù di questa cosa. Un fatto mi ricordo: ci fu una specie di giallo con Batistuta disperso in Argentina e irreperibile per giorni, si diceva perché preferisse venire da noi ma lo spingevano di là. Ricordo un noto forumista capoccione, che oggi s'ispira all'alieno, esprimere il proposito di acquistare due abbonamenti, nel caso arrivasse Batigol, per potersi godere la partita sdraiato. Ce ne furono di storie. Quella di Anelka non era male, bella sola avremmo preso...

[giamma]

Queste su Batistuta sono leggende che venivano raccontate, potrebbero avere anche una parte di verità però un dato è certo, i settanta miliardi appena entrati nelle casse della viola ne uscirono subito, come rilevò il curatore fallimentare.

[Boksic]

si diceva che Sensi avesse anticipato forti somme a Cecchi Gori per l'acquisto futuro di Batistuta, e che la Fiorentina avesse necessità di cedere il giocatore all'aesse in virtù di questa cosa. Un fatto mi ricordo: ci fu una specie di giallo con Batistuta disperso in Argentina e irreperibile per giorni, si diceva perché preferisse venire da noi ma lo spingevano di là. Ricordo un noto forumista capoccione, che oggi s'ispira all'alieno, esprimere il proposito di acquistare due abbonamenti, nel caso arrivasse Batigol, per potersi godere la partita sdraiato. Ce ne furono di storie. Quella di Anelka non era male, bella sola avremmo preso...

In realtà parlavo di quattro tessere (sono lungagnone assai) nel caso di esaudimento dei miei sogni: Raúl, Figo, Lizarazu e Van Nistelrooy. Sembrano sparate ma non c'era calciatore all'epoca che non potessimo trattare.
Ronaldo il Fenomeno preferì l'Inter a noi solo perché quella sciacquetta della fidanzata voleva stare a Milano per avere occasioni di carriera nello spettacolo... Le fecero fare un filmetto di Serie C, una roba orrenda già dal trailer, poi sparì dalla circolazione. Per consolarci l'anno dopo ripiegammo su... Vieri, il calciatore in quel momento più ambito e costoso al mondo.

È durato poco tutto questo ma me lo sono goduto secondo per secondo. I soliti mitomani invece contestavano pure Cragnotti, da non credere.

[borgorosso]

I soliti mitomani invece contestavano pure Cragnotti, da non credere.

io ho sentito, con queste stesse orecchie di questa testa, contestargli i congiuntivi.
però, signore iddio che dal cielo ci osservi, loro sì che se lo meritano lotito, io che ho fatto?

[Aquila Maremmana]

io ho sentito, con queste stesse orecchie di questa testa, contestargli i congiuntivi.
però, signore iddio che dal cielo ci osservi, loro sì che se lo meritano lotito, io che ho fatto?

Una volta nei negozi c'era questo cartello:
"Per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno"
 

[borgorosso]

Una volta nei negozi c'era questo cartello:
"Per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno"
 

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

[Boksic]

io ho sentito, con queste stesse orecchie di questa testa, contestargli i congiuntivi.
però, signore iddio che dal cielo ci osservi, loro sì che se lo meritano lotito, io che ho fatto?

I delinquenti che gestivano la curva andarono a Montecarlo, finale di Supercoppa UEFA, con gli striscioni capovolti (e sticazzi de li stricioni capovolti). Motivo? Cragnotti aveva creato con Francorosso dei pacchetti trasferta per la Champions, sottraendo di fatto ai curvaroli la gestione dei biglietti, che a loro venivano regalati e che rivendevano a prezzi maggiorati con la scusa delle "coreografie" (che il Dottore finanziava già a botte di 20 milioni a partita). Non sto inventando nulla, è mera cronaca giudiziaria.

E c'è ancora chi dà credito ai "tifosi" dell Lazio. Dovremmo passare il resto della vita a strisciare in ginocchio chiedendo scusa.

[Jim Bowie]

i due più vincenti della nostra storia anche se pure Lenzini fece un mezzo capolavoro.

Lenzini ebbe la fortuna di avere Sbardella e Maestrelli che costruirono uno squadrone dal nulla. Con la vendita di peppiniello massa ( 200 milioni piu Frustalupi), allestirono la Lazio. Comunque il Sor Umberto viene dopo l'IMPERATORE, non tanto per la quantita di trofei vinti, quanto per il momento storico-romano di quella vittoria.

[Fabio]

BANCA DI Roma,CIRIO,SIEMENS,INA ASSITALIA
spiegatemi il senso di non aver da anni un main sponsor eccetto aver avuto di recente seleco  che è stata una ditta fallimentare dall inizio alla fine
non troviamo uno sponsor da 10 milioni l anno?possibile non esser appetibili?

[disabitato]

Bocca mia taci.

[Benham]

BANCA DI Roma,CIRIO,SIEMENS,INA ASSITALIA
spiegatemi il senso di non aver da anni un main sponsor eccetto aver avuto di recente seleco  che è stata una ditta fallimentare dall inizio alla fine
non troviamo uno sponsor da 10 milioni l anno?possibile non esser appetibili?

Inizialmente pensavo che Lotit volesse attendere una certa continuità di rendimento, soprattutto in campo europeo, per puntare ad accordi pluriennali con sponsor di livello, evitando di scendere lo spazio.
Ormai sono 20 anni che, escluso il breve periodo Binance, siamo senza main sulla Maglia.

Strategia veramente insensata, non riesco a capire i motivi.

Unica spiegazione: il brand Lazio è tristemente associato all'estrema destra, molto più di altre tifoserie simili.
Gli unici che potrebbero soprassedere sono gli arabi, ma i rapporti molto stretti di Lotitos con la comunità ebraica romana (puramente affaristici, non che gli importi qualcosa) non lo permetterebbe.

Non ho altre idee

[borgorosso]

i rapporti (da quando?) con la comunità ebraica nulla ostano.
siamo nell'era degli accordi di abramo

[Il lodolaio]

vero, ma sempre almeno 4/5 volte una coppa italia vale uno scudetto secondo me.

Un scudetto vale 100 coppe Italia.

[violator]

I delinquenti che gestivano la curva andarono a Montecarlo, finale di Supercoppa UEFA, con gli striscioni capovolti (e sticazzi de li stricioni capovolti). Motivo? Cragnotti aveva creato con Francorosso dei pacchetti trasferta per la Champions, sottraendo di fatto ai curvaroli la gestione dei biglietti, che a loro venivano regalati e che rivendevano a prezzi maggiorati con la scusa delle "coreografie" (che il Dottore finanziava già a botte di 20 milioni a partita). Non sto inventando nulla, è mera cronaca giudiziaria.

E c'è ancora chi dà credito ai "tifosi" dell Lazio. Dovremmo passare il resto della vita a strisciare in ginocchio chiedendo scusa.

esposero  lo striscione "Noi non siamo pommodori" con due m.

(un biglietto di un derby nella vecchia sede degli Irriducibili a Ostiense lo comprai perché funzionava che quando terminavano "ufficialmente" li avevano solo loro, 10 euro di sovrapprezzo Ad ogni modo, non per difenderli, era ed è una pratica in voga nel 90% delle curve italiane, un mio amico della Juve mi disse di spese assurde e sovraccaricate per andare allo Stadium, per non parlare di interisti e milanisti)

Inviato dal mio A80Plus utilizzando Tapatalk