Il dono della sintesi.
Trovo che sia prigioniero del suo stesso personaggio.
Le telecronache dei “tempi andati” hanno una cadenza che non può adattarsi ai tempi attuali.
Ma mi ritrovo in Aldo Grasso che sottolinea la differenza tra radio e tv e denuncia una telecronaca che è una radiocronaca in tv: gli occhi ce li abbiamo e non abbiamo paura del silenzio, non è necessario infarcire la telecronaca con astrusi ragionamenti e numeri a ripetizione
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