Io ormai questa Lazio la odio

[Zak McKracken]

quello che può far traboccare il vaso è la roma nei primi posti e noi negli ultimi che naturalmente non mi auguro...cosi che le sue lezioni di economia vanno a puttane...

Che è quello che è successo nel 2009/10 e non è cambiato niente

[Il lodolaio]

quello che può far traboccare il vaso è la roma nei primi posti e noi negli ultimi che naturalmente non mi auguro...cosi che le sue lezioni di economia vanno a puttane...

Col derby alla penultima giornata.

[borgorosso]

Il tappo è saltato quest'anno.
Non si può più parlare di Lazio senza premettere Lotitommerda, vieni sempre aggredito da qualche urlatore.

Perché è necessario dare della merda alla merda, esplicitare.
Perché fino a quando la merda sarà a capo della Lazio avremo una Lazio vieppiù di merda, come hai giustamente detto.

Ergo inutile stare qui a disquisire del sesso degli angeli (modulo, allenatore…) che a Bisanzio hanno fatto ‘na brutta fine

[Fabio]

quindi dovremmo perde pure col Verona?

vorrei far notare che se non tiriamo  in porta si può considerare di perdere le partite o al massimo pareggiarle ciò significa lottare per non retrocedere

Il tappo è saltato quest'anno.
Non si può più parlare di Lazio senza premettere Lotitommerda, vieni sempre aggredito da qualche urlatore.
Come se servisse a qualcosa, se non a creare un ambiente irrespirabile.
Non c'è nessuna possibilità di condizionare la permanenza di Lotito a Formello con nessuna forma di contestazione.
È un libero cittadino che ha le quote di maggioranza di una Spa quotata in borsa.
Non c'è appiglio. Solo se arriva qualcuno che offre denaro sufficiente a convincerlo a cedere.
Il che non è realistico.
Questo per chi vuole parlare di realtà: la Lazio oggi è questa e la situazione può cambiare solo se la squadra riesce a fare meglio degli ultimi anni, altrimenti peggiorerà perché non potrà mantenere l'equilibrio economico/finanziario delle ultime stagioni.
Già adesso, come visto con i tre parametri, siamo a rischio ulteriore ridimensionamento.
Possiamo creare tutti i movimenti che vogliamo.
Non si riesce a muovere una breccola. Al massimo lo puoi indispettire ma la contestazione j'arimbarza riccamente.
Dopo 21 anni dovrebbe essere chiaro.

bene se non può esser incriminato per le sue attività criminose a livello sportivo societario,creando una LAZIO a sua immagine e somiglianza sti cazzi del tifo solo per la MAGLIA, capiti ,con tutto il rispetto  come è capitato ad al capone

[WBB]

Solo per specificare perché qualcuno mi sa che ha letto male e ha quindi capito fischi per fiaschi: l’appuntamento alle 19:30 a Ponte Milvio l’ha fissato ML, ed è lì che l’ho invitato a ripetere i suoi brillanti concetti su retrocessione e/o scudetto delle merde… ma non a me (io a Ponte Milvio non vado MAI, ho altro da fare e vengo dalla parte opposta), ma agli astanti. Che lo accoglierebbero con tanta amicizia 🤔🤔🤔🤔
Quindi nessun bulletto e nessun duello rusticano, non con me, che, ripeto, ho altro da fare.

[spizzo83]

Per cercare di rispondere a ML e cercando di tenere i toni pacati, siamo esasperati, sfiniti, sfiancati, incazzati, infuriati e purtroppo, anche divisi.
C'è chi si sfoga come ML, arrivando perfino ad "odiare" la Lazio, ma credo che nelle sue parole ormai ci sia la frustrazione incancrenita di chi ormai non crede più in nulla. Questo losco personaggio ci ha tolto anche la speranza. Io allo stadio a Como c'ero, e ho sbirciato (poi rivisto in differita) uno spettacolo aberrante, riassunto (o forse sequel) dell'osceno settimo posto della scorsa stagione e di quella prima.

E' stata la prima volta che dopo essere stato allo stadio la partita me la sono riguardata a casa perché davanti avevo un bandierone celeste con l'aquila stilizzata davanti (stupendo), ma da quel poco che intuivo c'era ben poco da fare. Questa Lazio oltre che essere scarsa tecnicamente e qualitativamente è anche priva di fame, è divenuto un luogo in cui svernare e succhiare stipendi, ma la colpa è già di Sarri che non cambia il modulo. Forse l'unica vera colpa di Sarri è di essersi nuovamente fidato di un soggetto ambiguo, superbo, falso, spocchioso, maleducato, arrogante, viscido e paroliere che aveva già conosciuto per 3 anni. Come fa un uomo scaltro come Sarri a rimanere sorpreso o contrariato in conferenza stampa? Il detto "Chist è carta canosciuta" Sarri quando era a Napoli non l'ha mai sentito? Boh.

Ora, veniamo al punto. Ogni volta che il bandierone nel settore ospiti mi capitava addosso per il vento, in faccia, o davanti alla visuale, io ne ero orgoglioso. Non arriverò mai ad odiare la Lazio, la amerò per sempre. La Lazio la odiano Inquelli, i trigoriesi, gli strisciati, i politichesi di una certa natura, gli abbruzzesi di Corropoli, e no, non dico il losco personaggio. Sapete perché? Perché l'ha usata, l'ha sfruttata, l'ha prosciugata come una sanguisuga, vantandosi di averla valorizzata, di averla fatta vincere e salvata dalla morte certa. Ora la snobba, gli è indifferente, l'ha fatta cadere nel baratro, tanto lui è senatore, ha impegni politici e la Lazio non è nemmeno marginale, ma affidata a Fabiani, un mediocre DS. Il tutto è anche peggio. Aggiungerei che è pure romanista, perché è riuscito anche a farci litigare, a dividerci e a disilluderci, insomma dal di dentro sta compiendo una lenta operazione di distruzione costante.

Il post di ML è tutto qui. "Potrebbe esser peggio" "E come?" "Potrebbe piovere" direbbero Frankenstein e Igor. Il fatto è che ormai siamo sotto al fango, perché la montagna è già franata.

[ThomasDoll]

Il fatto che ci fosse parecchia gente a Como, e che ce ne sarà tanta col Verona, dimostra che (di fatto) la situazione nel rapporto tifoseria/squadra è inalterata: la Lazio gioca, i tifosi vanno a sostenerla (Cragnotti diceva chi ama la Lazio va a vedere la Lazio).
L'atmosfera mefitica c'è nella comunicazione a margine della squadra, quella, tra tifosi, che si svolge su social, radio eccetera.
E qui subentra la riconduzione a L. di ogni discussione che frantuma le scatole a chiunque, penso anche a chi ha il disco incantato sulla questione.
Un po' è la dinamica dell'estenuante attesa di notizie di mercato degli anni precedenti (quest'anno se ci fate caso le notizie sulla Lazio, tra luglio e agosto, sono state pochissime. Per forza.)
Un po' è la necessità di avere un cristo da bestemmiare per una situazione che ci vede fermi al palo mentre le altre lavorano (quest'anno il mercato della roma è particolarmente vivace, li mortacci loro).
Negli anni scorsi il tema/mercato (giusto, sbagliato, fabiani, tare, fax, pippearsugo e argomenti correlati) sforava su quello del campo, che pare interessare solo ad alcuni. Quest'anno la dinamica dei fatti fa sì che il mantra mannaggia L. copra tutto con una bolla fetida di flatulenze e rutti. La vecchia Laziopalla che torna.
Purtroppo ci sta. Io spero soltanto che prevalga l'aspetto sano (tifoso va e sostiene squadra che prova a fare quello che può e migliorare) e che il cilicio e l'invettiva non si ripercuota sulla squadra, perché questi ragazzi non hanno nessuna colpa e se sostenuti possono fare buone cose.
La soluzione per il problema societario non c'è, se non c'è un cambiamento. Difficile a oggi sperare che si possa migliorare questa squadra senza risorse, siamo tutti legati al risultato sportivo. Nelle mani di Sarri e dei ragazzi che giocano.
Che non si meritano l'odio destinato ad altri.
Io guardo al prato verde e aspetto che le cose cambino. Prima o poi succederà.
Non penso sia in nostro potere fare niente, ma forse sbaglio, o preferisco impegnarmi su altre cose.

[spizzo83]

Il fatto che ci fosse parecchia gente a Como, e che ce ne sarà tanta col Verona, dimostra che (di fatto) la situazione nel rapporto tifoseria/squadra è inalterata: la Lazio gioca, i tifosi vanno a sostenerla (Cragnotti diceva chi ama la Lazio va a vedere la Lazio).
L'atmosfera mefitica c'è nella comunicazione a margine della squadra, quella, tra tifosi, che si svolge su social, radio eccetera.
E qui subentra la riconduzione a L. di ogni discussione che frantuma le scatole a chiunque, penso anche a chi ha il disco incantato sulla questione.
Un po' è la dinamica dell'estenuante attesa di notizie di mercato degli anni precedenti (quest'anno se ci fate caso le notizie sulla Lazio, tra luglio e agosto, sono state pochissime. Per forza.)
Un po' è la necessità di avere un cristo da bestemmiare per una situazione che ci vede fermi al palo mentre le altre lavorano (quest'anno il mercato della roma è particolarmente vivace, li mortacci loro).
Negli anni scorsi il tema/mercato (giusto, sbagliato, fabiani, tare, fax, pippearsugo e argomenti correlati) sforava su quello del campo, che pare interessare solo ad alcuni. Quest'anno la dinamica dei fatti fa sì che il mantra mannaggia L. copra tutto con una bolla fetida di flatulenze e rutti. La vecchia Laziopalla che torna.
Purtroppo ci sta. Io spero soltanto che prevalga l'aspetto sano (tifoso va e sostiene squadra che prova a fare quello che può e migliorare) e che il cilicio e l'invettiva non si ripercuota sulla squadra, perché questi ragazzi non hanno nessuna colpa e se sostenuti possono fare buone cose.
La soluzione per il problema societario non c'è, se non c'è un cambiamento. Difficile a oggi sperare che si possa migliorare questa squadra senza risorse, siamo tutti legati al risultato sportivo. Nelle mani di Sarri e dei ragazzi che giocano.
Che non si meritano l'odio destinato ad altri.
Io guardo al prato verde e aspetto che le cose cambino. Prima o poi succederà.
Non penso sia in nostro potere fare niente, ma forse sbaglio, o preferisco impegnarmi su altre cose.

Nelle tue parole rivedo le parole di mio padre che, rassegnato, ogni volta mi dice: "Finché non se ne andrà, è inutile che ti inca**i". Ed è proprio dura arrendersi a questa cruda realtà.

[borgorosso]

Chissà perché molti sono convinti che l’essenza del calcio sia il rettangolo verde, la partita, e che questa sacrosanta verità sia stata mortificata dall’avvento dei social network.

In realtà la partita è da sempre un aspetto secondario. Appendice decisiva, certo, ma non il cardine.

I giornali sportivi non escono solo il lunedì. Le trasmissioni radiofoniche non si limitano alla cronaca diretta della partita. I programmi TV che parlano di calcio non chiudono i battenti dopo il match.

Il calciomercato riscuote a volte più interesse della partita. Perché, come detto mirabilmente da qualcuno in altri lidi, fa parte della “sospensione dell’incredulità”.

È parte della liturgia che ci vede tornare bambini, quando speri che il DS, tra le pieghe del campionato azero scovi un nuovo craque del calcio mondiale, che ti consenta di sconvolgere le gerarchie, di mettere in fila squadre più attrezzate e blasonate.
È il momento in cui speri che Il tuo presidente si giochi il patrimonio di famiglia per portarti quel giocatore che hai sempre ammirato in segreto perché gioca con un’altra maglia.

Il sogno va alimentato come un fuoco delicato e fondamentale.
Quando in squadra avevamo Keita e Felipe sognavamo che diventassero i nostri Calypso Boys, anche se probabilmente Rocchi e Pandev erano più efficaci. Ma erano giovani e la gioventù ti blandisce con le promesse di crescita.

Gli esempi riguardano volutamente l’era Lotito, perché è ridicolo dire che tutto è sbagliato da sempre. Ma il fuoco va alimentato e noi invece ci abbiamo buttato sopra montagne di sabbia.

Andando a prima dell’era Lotito vorrei segnalare un acquisto: Dejan Stankovic.

Chi di noi non si è esaltato perché Cragnotti, con un blitz, lo ha portato a Formello sottraendolo alle lusinghe romaniste? Eppure questo nulla ha a che fare con il rettangolo verde. Stankovic sarebbe stato lo stesso promettente virgulto se lo avessimo seguito per primi e acquistato dopo lunga trattativa. E parlo di Stankovic perché l’acquisto di Vieri durante la presentazione della Roma fa parte della mitopoietica consolidata.

Le solide e solite realtà ce le ammannisce la vita ogni giorno. Le bollette, il mutuo, l’educazione dei figli.

D’altro canto, se così non fosse, tiferemmo tutti Juve. Anzi, probabilmente, con l’avvento delle tv a pagamento ci sintonizzeremmo esclusivamente sulle partite del Real e simile gruppo elitario.

Perché il rettangolo verde, in quei casi, sprigiona spettacolo allo stato puro. Rovella non farà mai un passaggio alla Gavi e probabilmente Haaland che sputa per terra è comunque più prossimo alla marcatura di Castellanos.

Noi addirittura auspichiamo uno spettacolo osceno, purché la Lazio vinca (“ Che vinca il migliore, speremo de no!").

La Lazio di Lotito oramai è “disperata”. Non esiste speranza. Calciomercato aperto o meno la Lazio non ti offre mai l’opportunità di guardare al futuro con ottimismo: tutti “ragionieri in doppio petto pieni di stress”.

Ho letto che in 30 anni il Toro ha perso il 60% dei tifosi. Faccio fatica a immaginare per noi un futuro diverso.

[ThomasDoll]

Aspetta però: il calcio sul rettangolo verde muove passioni che prescindono dal valore degli interpreti.
Il pienone per un playoff di serie C non lo fai perché in campo c'è gente che gioca bene. Il calcio offre diversi livelli di spettacolo e coinvolge al di là dei valori tecnici, altrimenti non ci sarebbero tifosi del Sudtirol o della Virtus Verona o dell'Akragas che se ne vanno in trasferta in giro per l'Italia.
E che magari sognano perché gli arriva in prestito una riserva della primavera della Lazio.

[borgorosso]

Aspetta però: il calcio sul rettangolo verde muove passioni che prescindono dal valore degli interpreti.
Il pienone per un playoff di serie C non lo fai perché in campo c'è gente che gioca bene. Il calcio offre diversi livelli di spettacolo e coinvolge al di là dei valori tecnici, altrimenti non ci sarebbero tifosi del Sudtirol o della Virtus Verona dell'Akragas che se ne vanno in trasferta in giro per l'Italia.
E che magari sognano perché gli arriva in prestito una riserva della primavera della Lazio.

Non capisco perché il tuo incipit contiene un’avversativa quando confermi quello che ho scritto.




Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

[Boksic]

Chissà perché molti sono convinti che l’essenza del calcio sia il rettangolo verde, la partita, e che questa sacrosanta verità sia stata mortificata dall’avvento dei social network.

In realtà la partita è da sempre un aspetto secondario. Appendice decisiva, certo, ma non il cardine.

I giornali sportivi non escono solo il lunedì. Le trasmissioni radiofoniche non si limitano alla cronaca diretta della partita. I programmi TV che parlano di calcio non chiudono i battenti dopo il match.

Il calciomercato riscuote a volte più interesse della partita. Perché, come detto mirabilmente da qualcuno in altri lidi, fa parte della “sospensione dell’incredulità”.

È parte della liturgia che ci vede tornare bambini, quando speri che il DS, tra le pieghe del campionato azero scovi un nuovo craque del calcio mondiale, che ti consenta di sconvolgere le gerarchie, di mettere in fila squadre più attrezzate e blasonate.
È il momento in cui speri che Il tuo presidente si giochi il patrimonio di famiglia per portarti quel giocatore che hai sempre ammirato in segreto perché gioca con un’altra maglia.

Il sogno va alimentato come un fuoco delicato e fondamentale.
Quando in squadra avevamo Keita e Felipe sognavamo che diventassero i nostri Calypso Boys, anche se probabilmente Rocchi e Pandev erano più efficaci. Ma erano giovani e la gioventù ti blandisce con le promesse di crescita.

Gli esempi riguardano volutamente l’era Lotito, perché è ridicolo dire che tutto è sbagliato da sempre. Ma il fuoco va alimentato e noi invece ci abbiamo buttato sopra montagne di sabbia.

Andando a prima dell’era Lotito vorrei segnalare un acquisto: Dejan Stankovic.

Chi di noi non si è esaltato perché Cragnotti, con un blitz, lo ha portato a Formello sottraendolo alle lusinghe romaniste? Eppure questo nulla ha a che fare con il rettangolo verde. Stankovic sarebbe stato lo stesso promettente virgulto se lo avessimo seguito per primi e acquistato dopo lunga trattativa. E parlo di Stankovic perché l’acquisto di Vieri durante la presentazione della Roma fa parte della mitopoietica consolidata.

Le solide e solite realtà ce le ammannisce la vita ogni giorno. Le bollette, il mutuo, l’educazione dei figli.

D’altro canto, se così non fosse, tiferemmo tutti Juve. Anzi, probabilmente, con l’avvento delle tv a pagamento ci sintonizzeremmo esclusivamente sulle partite del Real e simile gruppo elitario.

Perché il rettangolo verde, in quei casi, sprigiona spettacolo allo stato puro. Rovella non farà mai un passaggio alla Gavi e probabilmente Haaland che sputa per terra è comunque più prossimo alla marcatura di Castellanos.

Noi addirittura auspichiamo uno spettacolo osceno, purché la Lazio vinca (“ Che vinca il migliore, speremo de no!").

La Lazio di Lotito oramai è “disperata”. Non esiste speranza. Calciomercato aperto o meno la Lazio non ti offre mai l’opportunità di guardare al futuro con ottimismo: tutti “ragionieri in doppio petto pieni di stress”.

Ho letto che in 30 anni il Toro ha perso il 60% dei tifosi. Faccio fatica a immaginare per noi un futuro diverso.

Discorsi sempre sentiti, da sempre, con qualsiasi proprietà.

[Geddy]

Io non mi sento un ragioniere in doppio petto stressato quando la Lazio gioca. Stressato sicuramente dalla possibilita' che gli avversari segnano. Poi se vince sono contento se perde mi rode.
Neanche a 7 anni ho mai sognato che Lenzini dilapidasse il patrimonio di famiglia per comprare Paolino Pulici.

[Geddy]

Comunque e' chiaro che Borgorosso non e' tra quelli che sognano un Dele Bashiru  che li spezza in due a tutti
Mi sbra che sono anni che non parla bene di uno dei nostri.
 

[borgorosso]

Comunque e' chiaro che Borgorosso non e' tra quelli che sognano un Dele Bashiru  che li spezza in due a tutti
Mi sbra che sono anni che non parla bene di uno dei nostri.

ero convinto fosse un grande acquisto, e me lo sono anche preso al fantacalcio!

[Panzabianca]

Comunque e' chiaro che Borgorosso non e' tra quelli che sognano un Dele Bashiru  che li spezza in due a tutti
Mi sbra che sono anni che non parla bene di uno dei nostri.

ho capito, ma poi il figlio di Adele (Bashiru) lo vedi per 5, 7, 10, 15 partite e non sogni più.
Preso a due spicci nel buco del culo della Turchia... Forse lì c'era finito per qualche motivo.

[Panzabianca]

ero convinto fosse un grande acquisto, e me lo sono anche preso al fantacalcio!

c'era pure un Ds presentatosi con l'aura daa mandrakata. Ma ora lo sappiamo tutti: l'aura non c'è.

[Gasco luis veron]

Amero' la Lazio per sempre e amo amche questa come le ho amate tutte: alcune di piu' ma le ho amate tutte.

Questo perche' i Presidenti passano ma la Lazio resta.

[Fabio]

Scusate il disturbo, poi se volete bannatemi pure perché quello che sto per scrivere è molto grave, lo so benissimo. Ma ho bisogno di capire se è una cosa che sta succedendo solo a me, in un momento particolare della mia vita, o se qualcuno ci si rispecchia almeno in parte.

Io ormai odio la Lazio.

Non ho nemmeno visto la partita, ho giurato a me stesso che finché la Lazio apparterrà a Lotito non metterò più piede allo stadio, né farò l'abbonamento alla pay-tv. Per me è finito tutto la notte di Lazio-Bodo: quello è stato l'ultimo sogno possibile, folle finché si vuole ma non del tutto inverosimile. Chissà quando mai risuccederà di sentirsi in lizza per vincere una competizione.

Ci siamo fatti raccontare per 21 anni che ci ha salvato, che ci stava gestendo con severità ma anche con rigore. e che "concordia parva res crescunt". E invece non solo abbiamo mangiato pane e cipolle per due decenni, ma abbiamo appena scoperto che i conti della società non sono poi tanti meglio di quando la prese "al funerale".

Non c'è valore economico, non c'è valore tecnico, non c'è valore umano. Leggo i nomi della rosa e sono pochi quelli che non mi procurano conati di vomito.

Sarri lo disprezzo, perché per 3 milioni di euro si sta facendo usare per coprire - col suo nome, con la sua immeritatissima popolarità presso i tifosi - questa situazione. Si è venduto l'amore della gente nei suoi confronti pur sapendo benissimo con chi sarebbe tornato a lavorare, e come. Mi trasmette falsità e ipocrisia come pochissimi altri. E come allenatore mi fa pure schifo, lui e il suo 4-3-3.

Il capitano (peraltro l'unico rimasto che sappia realmente giocare a pallone) è rimasto fregato dal blocco del mercato, altrimenti a quest'ora sarebbe a giocare nella squadra della città della moglie. Ma posso avecce come capitano il marito della Nargi? Ma che ho fatto di male?

I suoi compagni? Faccio fatica a trovarne qualcuno sopportabile. Rovella e Guendouzi, sono gli unici a cui riesco a volere un po' di bene. Altri li metterei sotto con la macchina, a cominciare da Castellanos e da chi tifa asroma come Cancellieri.

E' tutto sbagliato, è tutto da rifare. Non ci sono né i soldi, né gli uomini, né le idee per invertire la rotta. Siamo su una china orrenda. E' una Lazio orrenda. E' una Lazio orrenda e io la odio.

Spaccherei tutto, e invece vedo che la gente ancora si abbona. Trentamila. Per me trentamila complici: magari in buonafede, ma complici. Sono persone migliori di me o semplicemente più stupide? O tutte e due le cose?

Cosa mai potrà risvegliare questo popolo dal torpore? Cosa potrebbe restituirgli un sussulto di dignità? E' davvero necessario retrocedere? O assistere al quarto scudetto della roma? O tutte e due le cose?

 Qualunque cosa serva a far finire questa agonia lunga 21 anni per me va bene.

QUOTO e mi spiace ma fin che cè quella sciagura "QUALUNQUE COSA"

[Jim Bowie]

Come ConteVlad non riesco ad associare la parola odio alla Lazio.
Come ConteVlad non sono d’accordo sull’abbandonare la squadra per fare dispetto a Lotito, sai che dispetto basta conoscere le tabelline per far di conto.
Penso che i veri illusi siano coloro che pensano che disertare lo stadio e qualsiasi forma di sostegno alla Lazio possano indurre la proprietà ha cambiate rotta e/o timoniere.
È difficile vivere questa Lazio ma ci si riesce solo se( almeno vale per me) si scindono la Lazio Società dalla Lazio squadra.
La Società e’ quanto di più scadente possa offrire il panorama calcistico, è una società da terzo mondo che andrebbe radicalmente cambiata.
Il personaggio al comando ha raggiunto il suo scopo, quello della notorietà, purtroppo è ben consapevole che se lasciasse, il giorno dopo tornerebbe ad essere un carneide come lo era prima di acquistare la Lazio.
Ma a questo signore(sic!) non do il privilegio di vedere la mia fede per la Lazio, scemare.
Voi fate come vi pare e non sarò io a dare patenti, ma io i coglioni, per far dispetto alla moglie, non li taglio, voi, come detto, fate come ve pare.
In ultimo ma non ultimo un bentornato a ML, sperando che continui a farci conoscere le sue emozioni sull’amore che abbiamo in comune.