Genocidio

[Jim Bowie]

E che ce vo'? Basta radere al suolo Israele.
Praticamente continuare con la mattanza che dura da 80 anni.
Soluzioni più percorribili di quella che piace a me e praticamente a tutta la lega araba ne hai?

Mi hai chiesto la “mia” soluzione e te l’ho data. Mo che vuoi quella di riserva? Non esiste nella mia agenda.
Comunque non c’è bisogno di radere al suolo niente, basterebbe che tornassero da dove sono venuti perché fino al 1948 non erano israeliani.

[Frusta]

Venuti da dove? Ormai gli israeliani sono praticamente tutti nati lì.
E il 10 e passa per cento di israeliani arabi musulmani ed un' altra buona percentuale di israeliani cristiani dove li mandiamo?

[Jim Bowie]

Venuti da dove? Ormai gli israeliani sono praticamente tutti nati lì.
E il 10 e passa per cento di israeliani arabi musulmani ed un' altra buona percentuale di israeliani cristiani dove li mandiamo?

Russia, paesi arabi, per esempio? Molti coloni sono russi che hanno sostato anche nei campi di Ostia e Ladispoli.

[Frusta]

  ma sei serio?

[Jim Bowie]

  ma sei serio?

Io no, ma hai cominciato prima te!
 

[cartesio]

Grosso, enorme, errore non aver scannato fino all'ultimo membro di Hamas.

Solo se scannassero anche i responsabili dei massacri dei palestinesi, che sono molto peggio di quelli del 7 ottobre 2023. Ma molto peggio.

[cartesio]

Confrontiamo il regime di occupazione israeliano con la dittatura di Pinochet, la feroce dittatura di Pinochet.

Da https://it.wikipedia.org/wiki/Cile_di_Pinochet

Il Rapporto Rettig e altre documenti, redatti dopo la dittatura, si occuparono del conteggio delle vittime dei militari e contarono ufficialmente 3.508 morti (2.298 assassinati o giustiziati, 1.210 sparizioni forzate, desaparecidos anche nei voli della morte)[7] e 28.259 vittime di tortura, di persecuzione, esilio forzato o prigionieri politici[8][9], per un totale di circa 31.000-32.000 persone vittime di violazioni di diritti umani a vario titolo da parte del regime, cifra portata a 40.018 (di cui 3.065 "morti o forzatamente scomparsi"), secondo un computo del 2011.[10]

Circa 3.500 morti in 18 anni, in un paese con 17 milioni di abitanti.

A fronte dei 65.000 morti in due anni a Gaza, paese con poco più di 2 milioni di abitanti.

65.000 morti, di cui 20.000 bambini.

[Frusta]

Cartesio, dopo aver offerto la mia soluzione (praticamente la stessa di 22 stati della lega araba) ed aver aspettato inutilmente quella dei tuoi sodali, mi piacerebbe conoscere almeno la tua.
 

[Jim Bowie]

Cartesio, dopo aver offerto la mia soluzione (praticamente la stessa di 22 stati della lega araba) ed aver aspettato inutilmente quella dei tuoi sodali, mi piacerebbe conoscere almeno la tua.

La mia la conosci, e' una soluzione politica, che ci pensassero i politici a tradurra in pratica.
La Storia dice che fino al 1948 Israele non esisteva. Li mandassero nel Minnesota, nella terra dei grandi laghi, c'e' ancora un sacco di terreno/ghiaccio che lo stato offre gratis a chi lo vuole.
Gli ebrei che e' la maggioranza degli israeliani dov'erano fino al 1948?

[cartesio]

Cartesio, dopo aver offerto la mia soluzione (praticamente la stessa di 22 stati della lega araba) ed aver aspettato inutilmente quella dei tuoi sodali, mi piacerebbe conoscere almeno la tua.
 

I miei sodali chi sarebbero? La ricerca di una "soluzione" è un problema tutto tuo. Dal mio punto di vista privo di senso, perché una "soluzione" non può prescindere dalla volontà dei potenziali contraenti. Volontà che non conosciamo.

A me interessa riportare equilibrio nella percezione della situazione palestinese.

Evitare che Disabitato e altri con lui continuino a indicare in Hamas l'unico responsabile della tragedia di Gaza, cercando di nascondere le pesantissime responsabilità di Israele.

[Panzabianca]

Mah, situazione molto complicata.

Mi chiedo solo se il destino di Hamas, secondo lo stilato accordo, sia legato meramente al ritrovamento delle ultime 13 salme.

5 di queste ancora non si trovano e pare che una equipe di Egiziani sia entrata nella Striscia per dare una mano.

Trump non ha collegato le due cose, ma a proposito del gruppo è stato molto chiaro, anzi, netto.

Non ci resta che attendere.

[MCM]

Hamas oggi ha addirittura detto che sono pronti a dare le armi se l'occupazione cessa.
D'altronde non sarebbero neppure esistiti senza occupazione.

Chissà i media cosa si inventeranno per mistificare anche quest' ultima apertura.

Dò un suggerimento a Frusta e ai "suoi sodali". Potreste dire che è tipico degli islamici la menzogna al fine di sottomettere all' islam. dunque Hamas non è credibile.
Non mi ricordo come si chiama la pratica ma dovreste trovarla facilmente su Google.

[cartesio]

Per tenere presente il contesto in cui si collocano i fatti degli ultimi due anni. Riporto da una pagina di Amnesty International, scritta nel 2022. Il tempo di lettura è stimato in 23 minuti, quindi ciò che riporto è solo una porzione del teso originale.

Da      https://www.amnesty.it/apartheid-israeliano-contro-i-palestinesi/

Quest’anno ricorrono i 74 anni dall’espulsione di massa e dallo spostamento di oltre 700.000 palestinesi dalle loro case, villaggi e città durante il conflitto che ha creato Israele nel 1948. Da allora, la Nakba (catastrofe) – come viene chiamata in arabo dai palestinesi – è stata incisa nella coscienza collettiva palestinese come una storia di spossessamento senza fine.
A 74 anni dalla loro espulsione, la sofferenza e lo sfollamento dei profughi palestinesi sono una realtà quotidiana. I palestinesi che sono fuggiti o sono stati espulsi dalle loro case in quello che oggi è Israele, insieme ai loro discendenti, hanno il diritto al ritorno così come stabilito dal diritto internazionale. Tuttavia, non hanno praticamente alcuna prospettiva di poter tornare alle loro case – molte delle quali distrutte da Israele – o ai villaggi e alle città da cui provengono. Israele non ha mai riconosciuto questo loro diritto.

Negare una casa ai palestinesi è al centro del regime di apartheid imposto da Israele ai palestinesi. L’espropriazione delle proprietà dei palestinesi non si è fermata e la nakba è diventata l’emblema dell’oppressione che i palestinesi devono affrontare ogni giorno, da decenni.

Oggi, oltre 5,6 milioni di palestinesi rimangono rifugiati e non hanno diritto al ritorno. Almeno altri 150.000 corrono il rischio reale di perdere la casa a causa della brutale pratica israeliana di demolizioni di case o sgomberi forzati.
[...]
Il crimine contro l’umanità dell’apartheid, ai sensi della Convenzione sull’apartheid, dello Statuto di Roma e del diritto internazionale consuetudinario, viene commesso quando un atto disumano (essenzialmente una grave violazione dei diritti umani) viene perpetrato nel contesto di un regime istituzionalizzato di oppressione sistematica e dominio da parte di un gruppo razziale rispetto a un altro, con l’intento di mantenere quel sistema.
[...]
Le autorità israeliane hanno fatto questo attraverso quattro principali strategie.

1. FRAMMENTAZIONE IN DOMINI DI CONTROLLO

2. ESPROPRI DI TERRA E PROPRIETÀ

3. SEGREGAZIONE E CONTROLLO

4. PRIVAZIONE DEI DIRITTI ECONOMICI E SOCIALI

AMORE FRAMMENTATO: LA SEPARAZIONE DELLE FAMIGLIE PALESTINESI

[...]

Il blocco è una forma di punizione collettiva. Costringe la popolazione di Gaza – la maggior parte della quale è composta da rifugiati o da loro discendenti fuggiti nel 1948 – a vivere in condizioni sempre più disastrose. Ci sono gravi carenze di alloggi, acqua potabile, elettricità, medicine essenziali e cure mediche, cibo, attrezzature educative e materiali da costruzione. Nel 2020, Gaza aveva il tasso di disoccupazione più alto del mondo, e più della metà della sua popolazione viveva sotto la soglia di povertà.

Il 30 marzo 2018, le e i palestinesi di Gaza hanno lanciato la Grande marcia del ritorno, una serie di manifestazioni di massa settimanali lungo la recinzione tra Gaza e Israele.

Chiedevano il loro diritto a tornare nei loro villaggi e città in quello che ora è Israele, così come la fine del blocco di Israele su Gaza. La risposta è stata brutale: alla fine del 2019, le forze israeliane avevano ucciso 214 civili, tra cui 46 minori, e ferito più di 8.000 altri con munizioni vere. Un totale di 156 dei feriti ha dovuto subire l’amputazione degli arti. Più di 1.200 pazienti richiedono terapie e riabilitazioni a lungo termine, complesse e costose, e altre decine di migliaia richiedono un sostegno psicosociale – nessuno dei quali è ampiamente disponibile a Gaza.

[disabitato]

Per tutti coloro i quali ancora credono a quei vermi di Hamas, siete in tempo a passare dal lato giusto della storia.

[Boksic]

Per tutti coloro i quali ancora credono a quei vermi di Hamas, siete in tempo a passare dal lato giusto della storia.

Quello dei più forti?

[cartesio]

Per tutti coloro i quali ancora credono a quei vermi di Hamas, siete in tempo a passare dal lato giusto della storia.

Vediamo qualche altro aspetto del "lato giusto della storia", come lo chiami. Da un'altra pagina web di Amnesty, https://www.amnesty.it/israele-tortura-e-trattamenti-umilianti-inflitti-ai-detenuti-palestinesi/

“Nel corso dell’ultimo mese, abbiamo assistito a un notevole aumento dell’uso da parte di Israele della detenzione amministrativa, una prassi che prevede la privazione della libertà senza accusa né processo e che può essere rinnovata indefinitamente. Questo fenomeno era già in crescita e aveva raggiunto il livello più alto degli ultimi 20 anni prima dell’ultima escalation delle ostilità verificatasi il 7 ottobre. La detenzione amministrativa rappresenta uno degli strumenti principali attraverso i quali Israele applica il suo sistema di apartheid nei confronti dei palestinesi. Inoltre, testimonianze e prove video denunciano numerosi episodi di tortura e altri maltrattamenti inflitti dalle forze israeliane, tra cui gravi percosse e umiliazioni deliberate, nei confronti di palestinesi detenuti in condizioni disperate”, ha dichiarato Heba Morayef, direttrice di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord.
[...]
TORTURE E UMILIAZIONI
Amnesty International documenta da decenni il massiccio uso della tortura, da parte delle autorità israeliane, nei centri di detenzione della Cisgiordania occupata. Ma nelle ultime quattro settimane, le immagini diffuse online hanno mostrato tremende scene di soldati che picchiano e umiliano palestinesi dopo averli bendati, denudati e avergli legato le mani: una pubblica esposizione, particolarmente agghiacciante, di torture e umiliazioni ai danni di detenuti palestinesi.
[...]
UN’ONDATA DI DETENZIONI ARBITRARIE
Le detenzioni amministrative dei palestinesi sono aumentate lungo tutto il 2023, raggiungendo – secondo l’organizzazione per i diritti umani HaMoked – la cifra di 1391 il 1° ottobre e quella di oltre 2070 il 1° novembre.



Il primo ottobre, quindi prima dell'attacco di Hamas.
Notevole che ci sia chi lamenta il rapimento di civili israeliani, ma è del tutto indifferente davanti alle cosiddette "detenzioni amministrative ", che sono dei rapimenti ad opera di uno stato nei confronti di civili palestinesi.

[Panzabianca]

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[Frusta]

....

Poi, magari in un giorno in cui non piove troppo, parleremo degli ottocemtomila ebrei spogliati di ogni centesimo e cacciati a calci nel culo dai paesi maomettani.

Nel frattempo il mondo propal tace un po' su tutto.
Tace sulle fosse comuni curiosamente introvabili, tace sul dove mai siano evaporati i
settantamila/ottantamila/novantamila/centosettantordicimillantamila
defunti di cui -letteralmente- non si avverte nemmeno la puzza, tace sul come mai così tante decine di migliaia di cadaveri in decomposizione non abbiano causato nemmeno uno straccio di epidemia,
tace su le tamerici salmastre e riarse,
sui nostri volti silvani,
su le nostre mani ignude,
sui nostri vestimenti leggeri,
su i freschi pensieri
che l' anima schiude novella,
su la favola bella
che ieri m' illuse,
e che oggi t' illude,
o Ermione.

[borgorosso]

Poi, magari in un giorno in cui non piove troppo, parleremo degli ottocemtomila ebrei spogliati di ogni centesimo e cacciati a calci nel culo dai paesi maomettani.

ma no, questo no.
è maleducazione.
come parlare del trattamento ricevuto in quegli stessi paesi nei decenni precedenti la cacciata.

Nel frattempo il mondo propal tace un po' su tutto.
Tace sulle fosse comuni curiosamente introvabili

hanno scavato profondo profondo

tace sul dove mai siano evaporati i
settantamila/ottantamila/novantamila/centosettantordicimillantamila
defunti di cui -letteralmente- non si avverte nemmeno la puzza, tace sul come mai così tante decine di migliaia di cadaveri in decomposizione non abbiano causato nemmeno uno straccio di epidemia,

ricordiamolo: tra l'altro tutti bambini, donne, giornalisti, medici, donne bambino, bambini giornalisti, giornalisti medici, donne giornaliste, medici bambini...

da notare, en passant, che durante le ostilità non si trovava uno di hamas manco a pagarlo oro.
la divisa l'hanno stirata e rimessa addosso dopo il cessate il fuoco.
l'unico esercito al mondo che si mostra durante la pace e nasconde durante la guerra.

ma tutto questo è secondario.
ogni stato (tutti, nessun escluso) nasce dalla violenza, dal sopruso e dalla sopraffazione.
tra tutti ricordiamo gli stati uniti, la russia, ma anche in tempi più remoti l'inghilterra e la francia, e dopo la germania, l'italia etc.

i rapporti di forza sono evidenti.
è solo questione di tempo.
from the river to the sea.

magari non nell'accezione vagheggiata ai vari cortei

[cartesio]

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Ti riferivi a queste frasi?

 I campi profughi diventano un patchwork di colori sullo sfondo grigio dei rifugi di fortuna. Ma i barlumi di speranza di questo 1° gennaio finiscono qui. Oggi il numero di neonati morti di freddo è infatti passato a sette. E i bombardamenti israeliani hanno ucciso ventotto persone in quattro diversi attacchi: quindici a Jabalia, nel Nord, sette a est della città di Gaza, due nel Centro dell’enclave e quattro a Khan Yunis.