Autore Topic: Lotito-Sarri: Lazio, chi comanda?  (Letto 20 volte)

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Lotito-Sarri: Lazio, chi comanda?
« : Ieri alle 09:07:41 »
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Il tecnico vuole carta bianca sul mercato di gennaio e il presidente garantisce rinforzi, ma il futuro è incerto

Stavo cercando a memoria una coppia di attori da paragonare ai nostri due protagonisti. Bud Spencer-Terence Hill? No, troppo violenti e solidali. Totò e Peppino? No, no, anche se qualche volta… Ho scartato anche Ciccio e Franco, Cochi e Renato, Starsky & Hutch, Gianni e Pinotto, poi mi sono soffermato su Jack Lemmon e Walter Matthau. Ecco, il primo pronto a qualsiasi rocambolesca posizione, il secondo tamponatore ma un po’ imbroglione. Perché Claudio Lotito e Maurizio Sarri stanno toccando ormai vette di umorismo difficilmente riscontrabili in un mondo dalla morale rigida come quello del calcio. Merito (colpa) di Sarri Maurizio, toscanaccio nato per sbaglio a Napoli, 66 anni, ex impiegato di banca, che di quella morale se ne infischia, parla fuori dai denti quando non ciuccia la cicca. Merito (colpa) di Lotito Claudio, romano, 66 anni, senatore della Repubblica (talvolta dormiente). Come si siano incontrati e attratti due caratteri che sembrano un crash test non so. Dicono alcuni miei colleghi bene informati che l’arrivo di Sarri alla Lazio fu la risposta di Mourinho alla Roma. Possibile. Ma il ritorno? Neanche il più bravo degli strizzacervelli riuscirebbe a farci capire perché Lotito lo abbia richiamato. E perché Sarri sia voluto tornare. Amen. La coppia si è di nuovo formata dando inevitabilmente luogo a un nuovo sfrigolio di scintille, mentre la squadra arranca claudicante su anonime posizioni di classifica. Dunque, a che punto siamo? Sarri vuole carta bianca e conoscendo Lotito sento già echeggiare una famosa risposta di Totò. No, Lotito prende tempo, dice ok, a gennaio ti do i rinforzi. Sicuro? Fabiani dice: vedremo.

Il futuro sul mercato è incerto

Ma c’è da fidarsi di un presidente che ha nascosto al nuovo allenatore il divieto di partecipare al mercato estivo? Con tutto l’amore possibile per i colori bianco e celeste, per i tifosi, per i giardinieri di Formello, stavolta Sarri pretende il bastone del comando per quanto riguarda il mercato di gennaio. Due giocatori minimo, una mezz’ala e un attaccante, senza il sacrificio dei migliori titolari. E anche di qualcun altro che da ranocchio è improvvisamente diventato principe. Certo, risponde Lotito, faccia di tolla, perché sa benissimo che le regole finanziarie non gli consentono strappi. Insomma, ancora una volta il naso del presidentissimo si allunga, Fabiani recita come un mantra il suo “vedremo” e il toscanaccio batte i pugni. L’impressione è che stavolta i suggerimenti del cuore passino in secondo piano. Difficile prevedere come finirà questa nuova storia di coppia. Sarri non è tranquillo, la sua scarsa serenità è palese e si ripercuote sulla squadra. Lotito ostenta, come sempre, sicurezza. Dice, fa, promette, ma come non dubitare di ogni sua parola? Tira aria brutta. Spero che nel finale la coppia non ricalchi Rocky e Ivan Drago e che uno dei due protagonisti non rimanga “spiezzato in due”. 

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