E, dopo il cessate il fuoco (più o meno preso in considerazione) ed in attesa del si scopran le tombe e si levino i morti per vedere quanti in realtà ce ne stanno sotto, tota silescit.
Tutto tace.
Tace il giornalismo fatto di fake news copia/incolla, tacciono le redazioni allergiche al controllo delle fonti, tace il rodeo dei salotti televisivi con gli ospiti impegnati a cavalcare il mainstream anti-israeliano e blandire l’islamismo radicalizzato, tacciono i cori inneggianti al qualunquismo ignorante con il seguito di comici, cantanti, attorucoli e sindaci frustrati alla disperata ricerca di visibilità: tacciono tutti.
Tutti meno la canea starnazzante dei decerebrati che approfittando dell' unico giorno di sciopero delle redazioni vanno a devastare quella de La Stampa, e soprattutto non tace l' ultimo idolo candidato al Nobel per la Pace dei suddetti decerebrati che, sfoderando una faccia come il culo, lancia un livido "statev'accuort" sia alla la carta stampata che a quella da stampare.
Poi dice perché uno li disprezza.