Autore Topic: Lazio, quanta gioventù: la rivoluzione di Sarri è già iniziata  (Letto 208 volte)

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di Lavinia Saccardo

Bella, fresca, in continuo movimento, ma soprattutto giovane. La Lazio di Maurizio Sarri prende sempre più vita e con lei la fiducia che la prossima sarà la stagione giusta per potersi divertire o, sbilanciandosi già in partenza, per poter sognare. Festeggiare in anticipo non è cosa da laziali, ma i tifosi stavolta qualche libertà in tal senso sembrano già essersela presa. La nuova filosofia è entrata piano piano, in punta di piedi, a Formello magari più lentamente di come ci si potesse aspettare. Mau ha accettato il progetto esistente, si è adattato e ha centrato l’obiettivo Europa League tirando fuori il meglio da quello che già aveva. Da Zaccagni a Felipe Anderson, passando per la scoperta Patric e per la crescita di Lazzari, senza dimenticare un Immobile capace di segnare più di 30 gol. Insomma un cocktail molto buono che ha portato a un quinto posto. Tutto è andato secondo i piani, ora è il momento della rivoluzione. 

PASSAGGIO DI CONSEGNE - In realtà, più che una trasformazione, quello che sta accadendo in queste settimane è un’iniezione di gioventù. Lotito si è messo a completa disposizione dell’allenatore, si fida di lui e così il popolo laziale che aspettava da anni un mercato come questo. Il primo a sbarcare a Fiumicino è stato Marcos Antonio, per tutti già “Marcantonio” nonostante la corporatura piccolina. Calciatore da 166 centimetri di tecnica, mentalità adatta a prendere in consegna le chiavi del centrocampo da una figura d’esperienza come Lucas Leiva. Un brasiliano dopo l’altro: il “vecchio” 35 anni, il “nuovo” solo 22.

FULMINE A CIEL SERENO - Improvviso, inaspettato, Matteo Cancellieri è stato il sentore che questo mercato sarebbe stato diverso dagli altri. Classe 2002 svezzato dalla Roma, emerso col Verona e bramato dal Sassuolo. A spuntarla però è stata la Lazio con un’operazione sotto banco che ha reso più bella la sorpresa. Quindici gol in 18 partite nella stagione 2020/21 con la maglia dell'Hellas, seppur in Primavera 2, ma ad Auronzo il 20enne della Nazionale Under 21 sta già stregando. Sarri ci crede, i tifosi ancor di più. Si è preso la 11 di Klose, di Mihajlovic, Sosa e Signori ed è designato per il ruolo di vice Immobile. Responsabilità e aspettative.

TRIDENTE DIFENSIVO - Chiodo fisso di Sarri, ossessione di perfezione. Il sarrismo passa anche dalla difesa: sempre in movimento, uno sale, l’altro copre, ognuno si muove in modo direttamente proporzionale all’altro, come una macchina perfetta che non lascia buchi e possibilità di improvvise infiltrazioni avversarie. Il profilo perfetto per realizzare tutto ciò ha un nome e un cognome: Alessio Romagnoli. Il 27enne è il più esperto dei nuovi giovani, il più laziale tra gli ultimi arrivati. Pozione di esperienza e freschezza, quello che serve per essere pilastro e leader della difesa biancoceleste. Due mesi fa si è laureato campione d'Italia con il Milan, ora vuole portare la sua Lazio più in alto possibile. Come l’ultimo pezzo del puzzle si incastra perfettamente nelle richieste dell’allenatore toscano che, insieme a ogni laziale ha atteso con ossessiva pazienza l’arrivo di Alessio. Trattativa estenuante ma necessaria, Nicolò Casale voleva la Lazio e l’ha avuta. Ha 24 anni, fisicità e grande talento nella marcatura, è la pedina perfetta da affiancare a Romagnoli. Dai “blancos” ai biancocelesti, il colosso iberico Mario Gila chiude (per ora) la nuova linea difensiva. Il 21enne è un acquisto di sicura prospettiva come ripetono gli osservatori del calcio iberico. Preciso, ottimi tempi di anticipo, chissà se a Madrid si pentiranno di averlo fatto partire così in fretta.

“MAXI” PER LA PORTA - I guanti lasciati da Strakosha sembravano destinati a Carnesecchi. Trattativa rallentata dal brutto infortunio alla spalla, poi annientata dal profilo di Luis Maximiano. L’ex Granada ha lasciato un buonissimo ricordo di lui in terra spagnola, dove lo hanno salutato con un pizzico di rimpianto. Chi l’ha già visto giocare lo considera un acquisto top, un 23enne imponente, reattivo e con grande capacità di uscita, l’aspetto che più veniva recriminato al vecchio Thomas. I primi giorni ad Auronzo hanno confermato quanto di buono visto in Liga. 

GIOVENTÙ LAZIALE - 22,8 anni è la media d’età dei nuovi acquisti, decisamente più bassa rispetto alla Lazio di Inzaghi. Via Reina, Leiva e con tutta probabilità andrà via anche Acerbi, ormai 34enne. Un cambio generazionale è evidente. Lo scorso anno le aquile avevano un'età media di 28,5 anni. Solo l'Inter con 28,9 è stata la squadra più vecchia della Serie A. Il gioco di Sarri, però, non prevede pausa e ha bisogno di energie e automatismi. Il mister ha ora tra le mani un’ossatura fatta di certezze che possono e devono rendere ancora di più con l’arrivo dei nuovi giovani. Manca poco per dare il via alla stagione mentre la nuova Lazio del "Comandante", meravigliosamente immatura, esuberante e talentuosa sta già nascendo.