Autore Topic: PRIMAVERA - Lazio, con la Champions arriva la Youth League: le ambizioni superano i paletti  (Letto 111 volte)

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La promozione e non solo. La Lazio Primavera cerca il jackpot stagionale: la risalita nella massima serie di categoria, poi dita incrociate affinché arrivi una “mano” dalla prima squadra di Sarri, ora seconda in classifica, in piena corsa Champions. Dal cammino dei biancocelesti dipende la partecipazione alla prossima Youth League dei baby di mister Sanderra. Che hanno un doppio traguardo davanti, quindi. Il primo è vicinissimo, basta 1 punto nelle 2 giornate rimaste per centrare l’obiettivo richiesto a gran voce l’estate scorsa dal nuovo responsabile Angelo Fabiani e dal direttore generale Enrico Lotito. Un finale di fuoco per entrambi, stanno per raccogliere i frutti del duro lavoro lungo un anno. Hanno preso decisioni complicate, a volte rischiose e ambiziose, hanno raddrizzato la situazione quando sembrava già compromessa, dopo soli pochi mesi. Il discorso vale per la Primavera e anche per la Lazio Women, al comando della Serie B Femminile quando mancano 4 partite alla fine. Si procede per tappe.

PERCORSO. Quella iniziale, appunto, è la sfida di sabato al Fersini con il Cosenza: basta un pareggio (o anche la mancata vittoria dell’Ascoli secondo) per festeggiare la promozione con 90 minuti d’anticipo. Si gioca alle 15, in contemporanea con la Lazio dei grandi a San Siro, impegnata nello scontro diretto per la Champions con il Milan. Una sfida significativa al massimo anche per la Primavera stessa. Se la Lazio dovesse chiudere il campionato tra le prime quattro, la Primavera disputerebbe la Youth League per la prima volta nella sua storia. Una competizione a cui si accede attraverso due strade distinte: vincendo il campionato dei giovani (“percorso campioni nazionali”) o per merito dei risultati della prima squadra (“percorso UEFA Champions League”). Il totale fa 64 squadre, la Lazio Primavera naturalmente farebbe parte del secondo groppone.

BEFFE PASSATE. Finora la Youth League è sempre sfuggita per un soffio. Nel 2014-15 con una doppia beffa: lo Scudetto Primavera perso ai rigori da Inzaghi (contro il Torino a Chiavari) e il successivo play off Champions perso dalla Lazio di Pioli contro il Bayer Leverkusen. L’altra chance clamorosa sprecata nella Serie A 2017-18, con l’ultima giornata persa all’Olimpico con l’Inter di Spalletti. Infine l’edizione 2020-21, a cui effettivamente la Lazio Primavera avrebbe dovuto partecipare visto il quarto posto della Lazio di Inzaghi. Un’opportunità cancellata dal Covid: la UEFA decise di annullarla per questioni di sicurezza ed evitare gli spostamenti dei ragazzi tra le diverse nazioni.

PROSPETTIVA. La Lazio Primavera saprà soltanto a fine Serie A se potrà finalmente giocarla nella stagione 2023-24. In estate, nel caso di qualificazione, ci dovrà essere una sessione di mercato convincente per costruire una rosa all’altezza della situazione. La squadra sarebbe impegnata sul doppio fronte: il Primavera 1 e il palcoscenico europeo. Una nuova sfida che stimolerebbe tantissimo Enrico Lotito e Angelo Fabiani, consapevoli di quelli che sarebbero i paletti del regolamento. Di conseguenza opererebbero. Ad agosto andrà consegnata una lista di 40 giocatori (al massimo 5 fuoriquota classe 2004), che dovrà diventare da 20 il giorno prima di ogni singola partita (al massimo 3 fuoriquota convocabili). Per tutti, però, ci sarà la questione “militanza”: dei 20 per ogni gara, infatti, dovranno esserci almeno 14 ragazzi con gli ultimi 2 anni ininterrotti all'interno del settore giovanile della Lazio (o 2 anni degli ultimi 3). Il discorso, ovviamente, diventa obbligatorio per ogni fuoriquota. Si pensa un obiettivo alla volta. Il primo è certificare la promozione contro il Cosenza.

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