Autore Topic: Lazio, furia Fabiani:  (Letto 67 volte)

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Lazio, furia Fabiani:
« : Venerdì 31 Maggio 2024, 14:01:22 »
www.corrieredellosport.it


Il direttore sportivo biancoceleste ha parlato dei due casi di mercato che vedono protagonisti il giapponese e lo spagnolo: cos'ha detto

ROMA - Un calciomercato tormentato quello che si annuncia in casa Lazio, con i casi Luis Alberto e Kamada aperti e i continui confronti tra il club e Tudor, che avrebbe chiesto una mezza rivoluzione nell'organico in vista della prossima stagione. 

Fabiani sul caso Kamada

Di tutto questo ha parlato Angelo Fabiani ai microfoni di 'Lazio Style Channel': "Quando c’è il vento del cambiamento - ha detto il direttore sportivo - o si hanno delle basi solide o si viene spazzati via. Sono i tesserati che sono al servizio della società e non il contrario. Lo scorso anno puntammo su Kamada perché cercavamo un calciatore con le caratteristiche di Luis Alberto che non si era presentato in ritiro e voleva andare via. Sarri diede l'ok e l'entourage pose la condizione di un contratto annuale da ridiscutere poi al 30 maggio. Ieri (30 maggio, ndr) è scaduto il tempo per il rinnovo e ci hanno chiesto di riproporre le stesse condizioni. Avevamo dei patti ma ci siamo trovati di fronte a un qualcosa di inaspettato, a una grande scortesia. Io non mi faccio ricattare da nessuno, ho detto tranquillamente che non mi interessava discutere di questa 'estorsione'. Può tranquillamente andare via. Questi signori, procuratori e calciatori, devono capire che chi viene alla Lazio deve sposare il progetto e amare la Lazio". 

Luis Alberto e l'addio alla Lazio

Così invece Fabiani ha parlato di Luis Alberto, la cui cessione ai qatarioti dell'Al-Duhail sembra sempre più vicina: "Stiamo valutando proprio in queste ore, la percentuale che lasci la Lazio è molto alta. Il ragazzo ha questa intenzione, cercheremo di accontentarlo. Chi sta alla Lazio ci deve stare con fede, con passione. Io contro il Sassuolo ho rischiato l’infarto, avevo paura di lasciare i tifosi senza la qualificazione in Europa League. Vorrei dieci Rovella, che quando era fuori per infortunio ha detto che gli era mancata tanto la maglia della Lazio". Queste invece le dichiarazioni del direttore sportivo su Tudor: "Oggi è il nostro allenatore. Non bisogna prendere delle parole e decontestualizzarle, io dietro a queste parole non ci vado. Se io metto un premio per raggiungere un obiettivo è perché voglio arrivarci. C’è qualcuno che si diverte a seminare zizzania".

Il rapporto tra Guendouzi e Tudor

Altro caso spinoso è quello di Guendouzi, il cui rapporto con Tudor è difficoltoso fin dai tempi di Marsiglia: "Guendouzi è un giocatore della Lazio e resta alla Lazio - ha sottolineato Fabiani parlando del centrocampista francese, entrato nei piani di mercato dell'Aston Villa -. Quando abbiamo preso Tudor lo sapeva perfettamente che sarebbe rimasto Guendouzi. Con l’addio di Sarri ci siamo trovati di fronte alla scelta di dover prendere un traghettatore o di scegliere un nuovo allenatore. Bisogna fidarsi delle persone che lavorano, io non sono incollato alla persona. Adesso sento che c’è un esodo di massa, non è assolutamente vero. Poi se dovessero arrivare delle offerte le prenderemo in considerazione. Tudor quando è arrivato sapeva perfettamente chi fossero i giocatori, ha dato il suo ok. L’Europa era il mimino che potessimo fare per i tifosi".

Lazio pronta ad aprire un nuovo ciclo

Quel che è certo che la Lazio è pronta ad avviare un nuovo ciclo: "Abbiamo iniziato lo scorso anno mac’è ancora molto lavoro da fare - ha sottolineato Fabiani -, c’è una mentalità da cambiare. Anche quest’anno proseguiremo per la nostra strada. Profili relativamente giovani, con esperienza anche internazionale. Questo per rispetto dell’ambiente, della società e dei tifosi. Non ci possono essere calciatori che prendono per il culo la società: questo sistema deve finire. Alla Lazio deve starci gente funzionale che non prende in giro nessuno. Ci sono calciatori che si sono creati il loro orticello e che pensano solo ai loro interessi. Bisogna essere chiari e onesti, come ad esempio ha fatto Luis Alberto". E ancora: "È finito il tempo delle vacche grasse. In una società di calcio ci si deve stare come si deve. Alcune questioni vanno trattate con la massima riservatezza, e qui c'è molto da lavorare. Ce la metterò tutta, tirerò fuori questo male perché la società, la tifoseria devono essere al centro del progetto, non mi stancherò mai di dirlo". Il nuovo ciclo, ha tenuto a ribadire infine Fabiani, sarà "basato sull'onestà, non sono una persona ricattabile. A coloro che fanno il bene della Lazio, do il cuore. Ma se vedo che tutto questo significa volersi approfittare della Lazio, allora divento una bestia".

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