In ogni caso, il mister ha garantito
1 - Girone di andata eccezionale con continuità di rendimento sia in trasferta che in Europa. Nonostante le figuracce con Bologna Inter e Bodo, la squadra ha condotto un campionato oltre le aspettative. Noi ci siamo giustamente affezionati a giocatori che però al di fuori del nostro contesto non hanno reputazione di grandi campioni. Tutta Italia calcistica ha applaudito e continua ad applaudire il lavoro di Baroni, oscurato purtroppo dal comeback inaspettato dei maleodoranti rivali.
2- Recupero di giocatori in difficoltà come Pedro, Rovella, Dia e Isaksen
3- Gioco offensivo che ha permesso di valorizzare tutta la rosa, dai terzini agli attaccanti. I numeri non sono tutto ma hanno un peso, anche in ottica di calciomercato.
4 - Nonostante i soliti arbitraggi, gli infortuni e un mercato di gennaio non in linea con obiettivi europei di un certo livello, siamo ancora in corsa per un posto Champions. Difficile ma non impossibile. Le concorrenti si sono rinforzate più di noi e non hanno, a parte i Cesaroni, svoltato al punto da estrometterci completamente.
In poche parole, ci sarebbero abbastanza motivazioni per cambiare Allenatore.
Questo se la società avesse disponibilità economiche tali da giustificare il cambio, visto che nessun giocatore ha risentito particolarmente dell'attuale guida tecnica. Di solito si dice che costa meno cambiare un allenatore che undici giocatori - nel nostro caso, dovremmo cambiare sia giocatori che allenatore.
Ignorando anche questo punto di vista, non vedo in giro allenatori in grado di fare meglio col materiale a disposizione.
Motta ha fatto un gran campionato col Bologna, ma senza impegni Europei. E visto il lavoro di Italiano con quasi gli stessi giocatori e la debacle dell oriundo con i bianconeri, viene da pensare che il livello della rosa felsinea fosse di livello a prescindere da lui.
All estero c'è qualche allenatore interessante ma si tratterebbe di fare, come con Petkovic, un salto nel vuoto. Può andare bene come può andare molto molto male. Non ricordo allenatori stranieri che hanno rivoluzionato il calcio in Italia. Fabregas sta facendo bene con una super rosa e una proprietà forte alle spalle, Runijac a Udine ha perso progressivamente le stimmate da grande stratega.
Allegri, Klopp e simili non possiamo permettercelo
Il ritorno di Sarri una romanticata pericolosissima. La sua vecchia Lazio nonostante gli ammutinamenti era tecnicamente molto più valida e completa.
Insomma, per questi ed altri motivi, confermerei Baroni a prescindere dalla posizione finale di questo campionato.