Lo spunto è dato da Lazio-ACF Fiorentina 2002, dove nel secondo tempo lo spezzettamento del gioco è stato una costante, coi fiorentini continuamente in preda a "crampi". Niente di moralmente criticabile, a parti invertite avrei apprezzato lo scorrere del tempo senza gioco. Però per curiosità sono andato a spizzarmi qualche numero. Dunque:
- il PT è durato 47' e il tempo effettivo è stato di 28'47", quindi si è giocato il 61% circa del tempo;
- il ST è durato 53'15" e il tempo effettivo è stato di 25'00", quindi si è giocato il 47% circa del tempo.
Già gli 8' di recupero nella ripresa appaiono un'enormità, rispetto a un tempo di gioco codificato di 45'. Ma, nonostante questo, il recupero è stato ben lontano da costituire una compensazione adeguata al tempo perso.
Se l'arbitro avesse dovuto far giocare lo stesso tempo effettivo, nella ripresa, della prima metà, considerando anche le interruzioni, sarebbero stati necessari QUINDICI MINUTI DI RECUPERO. Se avesse dovuto conseguire la stessa percentuale di tempo effettivo, ne sarebbero serviti VENTI.
Io sono contrario al tempo effettivo, perché cambierebbe totalmente lo svolgimento delle gare e non "riconoscerei" più il Calcio così come lo abbiamo sempre vissuto. Inoltre si porrebbe un problema enorme perché in TUTTE le gare, fino alla Terza Categoria, servirebbe oltre l'arbitro un cronometrista e magari ci sarebbe pure chi pretenderebbe il tabellone col tempo in bella vista, stile palazzetto di basket.
Tuttavia, credo che il "recupero" e anche i maxirecuperi non abbiano risolto il problema delle perdite di tempo volontarie e la partita di ieri sera ne è l'ennesima riprova. E poi una gara che prevede un tempo di gioco di 45' non può avere 20' di recupero: uno dei due tempi è sbagliato, per forza. Io credo che vadano penalizzate le interruzioni volontarie, ieri sera i fiorentini avevano più crampi di un maratoneta vittima di insolazione. Te sei fatto male? A tutela della tua salute, stai cinque minuti fuori, per esempio. Poi se stai bene, rientri, ovvero vieni sostituito immediatamente se tecnico e sanitari lo ritengono opportuno. Trovo assurdo che un atleta resti in campo a rantolare impedendo, di fatto, di continuare il gioco.