Autore Topic: <p>Guendouzi, lo sfogo è chiarito e superato: resta l'ennesima prestazione super</p>  (Letto 92 volte)

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Un’altra prova mostruosa del francese in Europa. L’idolo dei laziali è uno dei migliori centrocampisti della Serie A

È l ’anima e il motore, un idolo incontrastato del popolo della Lazio, personalità super e rendimento top, forse l’unico giocatore di livello internazionale a Formello. Non a caso il marsigliese Guendouzi è vicecampione del mondo con la Francia, è cresciuto nel settore giovanile del Paris Saint Germain e ha giocato in Premier con l’Arsenal. Riccioli e coraggio, un carattere pazzesco, non si arrende e non ci sta mai a perdere. Le foto del centrocampista della Lazio inginocchiato a centrocampo dopo la resa nei quarti di Europa League sono diventate virali sui social come il suo sfogo a fine partita, quando reclamava “palle” e attributi. Cose di campo già chiarite, garantiscono a Formello. 

Guendouzi, altra prova mostruosa in Europa

Si era girato verso la Sud quando i suoi compagni andavano a tirare, non voleva guardare, ma non ha avuto timori o incertezze quando si è trattato di andare sul dischetto. Guendouzi è stato il penultimo rigorista prima dell’errore decisivo del Taty, che avrebbe ancora potuto riequilibrarla. Ha tirato fuori, di fronte ai cursori inesauribili del Bodø/Glimt, un’altra prova mostruosa. Centoventi minuti ad altissima intensità, lo slalom e il cross per il 3-0 firmato di testa da Dia. Le statistiche Opta segnalano la performance di livello: 77 passaggi, 4 contrasti, 7 duelli vinti, 1 grande occasione, 2 passaggi chiave. Ha cancellato Berg, alzando la marcatura, è andato a caccia del pallone in maniera ossessiva, tirando fuori l’anima. Forse, con il suo sfogo, voleva dire anche un’altra cosa: con un po’ di coraggio e di carattere in più, una volta completata la rimonta, sul 3-0 la Lazio non avrebbe concesso ai norvegesi il gol di Helmerson, evitando i rigori. Anche nel derby con la Roma, condotto e giocato meglio, la squadra biancoceleste si è fatta rimontare nel momento in cui era passata in vantaggio e doveva solo chiuderla o difendere. 

Guendouzi in grande crescita

Guendouzi, marsigliese di adozione, cresciuto a Poissy, vicino alla foresta di Saint Germain e sulla riva sinistra della Senna, alla Lazio si sta consacrando come uno dei migliori centrocampisti della Serie A. È un giocatore totale. Unisce la tecnica al dinamismo, sa agire da interno di una linea a tre, come lo aveva istruito Sarri, oppure fare coppia e impostare con Rovella, secondo le linee di gioco indicate da Baroni. Il segreto della Lazio è nel tandem di centrocampo, assortito benissimo e di livello assoluto. Il rendimento del francese è in crescita esponenziale. Deschamps lo ha richiamato in nazionale. Gli manca forse solo qualche gol per completarsi, ma già così sarebbe da top club, come raccontava la sua carriera prima di arrivare alla Lazio. Si sente legato al club biancoceleste, è stato riscattato, non ci sono pericoli o ipotesi di cessione in questo momento, anche se attira interessi e ha sempre avuto mercato in Premier. L’estate scorsa, quando il suo rapporto con Tudor era entrato in crisi, si era avvicinato l’Aston Villa di Unai Emery, suo allenatore ai tempi dei Gunners. 



 






 



 

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