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Ieri a Marassi sarebbero tornati in tandem dall’inizio: l’ultima da titolari il 9 febbraio. Il doppio 9 per conquistare l'EuropaINVIATO A GENOVA - Taty e Dia, la formula del doppio 9 per battere il Genoa e riprendere a correre per l’Europa. Non succederà perché la partita di Marassi è stata rinviata di 48 ore e Castellanos avrà avuto più tempo per recuperare. Baroni aveva già deciso: l’argentino e il senegalese avrebbero fatto coppia anche se Genoa-Lazio si fosse giocata ieri. A maggior ragione, succederà nel recupero se domani si giocherà. Un segnale era stato percepito sabato, quando da Formello erano trapelate rassicurazioni a proposito delle condizioni atletiche di Castellanos, uscito con i crampi dalla battaglia con il Bodø/Glimt durata 120 minuti e conclusa ai rigori. Stava bene, recuperato, può dare garanzie di impiego, così raccontavano e il dubbio lo avevamo segnalato ma bisognava aspettare. Ieri, dopo l’ulteriore conferma nell’allenamento di rifinitura, sarebbe stato inserito nel blocco dei titolari, a scapito di Dele-Bashiru, da Baroni. Una scelta dettata dal campo e dal buon senso, una volta eliminato ogni rischio di infortunio. Il tecnico e la Lazio non possono fare a meno del centravanti argentino. Quei due, lì davanti, danno un senso compiuto al mosaico, lo realizzano e lo completano in coppia. Taty ha bisogno del sostegno e della spinta di Boulaye, bravissimo a inserirsi negli spazi. Reggere da solo il peso dell’attacco non è facile. Il senegalese lo aiuta ad alleggerire la pressione dei difensori. Dia, a sua volta, gioca meglio se davanti ha un punto di riferimento. Parte da lontano, entra in area di rigore e accompagna l’azione. L’argentino è bravissimo a legare e cucire il gioco. Intesa spontanea, come tante esibizioni hanno dimostrato.
Lazio, il doppio 9 per l'Europa
La Lazio, perso in estate un fantasista come Luis Alberto, è stata rimodellata da Baroni sviluppando il suo gioco attraverso una spinta poderosa dei terzini (Tavares sino a ottobre aveva sfornato assist in serie) e appoggiandosi a due punte centrali. Taty e Dia rappresentano la Lazio più bella e produttiva. Forse non è un caso. L’ultima volta in cui sono stati utilizzati come coppia titolare risale al 9 febbraio e finì 5-1 all’Olimpico contro il Monza. L’ex Villarreal e Salernitana è entrato in corsa con il Bodø e la Lazio si era portata sul 3-0 prima di beccare il gol di Helmerson. Baroni, dopo un lungo digiuno, ha ritrovato i suoi centravanti: Castellanos, Noslin e Dia erano andati a segno prima del verdetto crudele ai rigori. Ecco perché l’argentino avrebbe giocato a Marassi. Taty in campo per stimolare la reazione della Lazio e cancellare l’errore dal dischetto che ha proiettato i norvegesi in semifinale di Europa League.
Lazio, l'obiettivoMancano sei giornate di campionato al traguardo. Il recupero con il Genoa (vedremo quando), il Parma sabato all’Olimpico, poi la trasferta di Empoli, il big-match con la Juve, l’appuntamento di San Siro contro l’Inter di Inzaghi e infine la chiusura in casa con il Lecce. Le prime due partite sono decisive per restare nella ruota di Juve e Bologna tentando il sorpasso Champions in volata. L’attacco della Lazio può ancora produrre la sorpresa di fine stagione. Vediamo Taty e Dia come ricominciano.
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