Autore Topic: Lazio al bivio  (Letto 1108 volte)

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Lazioletter

Lazio al bivio
« : Lunedì 26 Maggio 2025, 08:23:07 »
Fuori dall'Europa e con una campagna acquisti bocciata dal campo.
Un allenatore parso brillante e travolto da un'involuzione che non ha saputo gestire.
Una rosa che pareva lunga e adeguata al triplo impegno che si è ridotta al lumicino per inaffidabilità di molti.
Un gruppo titolare che non è stato rinforzato, dopo uno sforzo di rinnovamento portato avanti con fatica e che è costato la fine del rapporto con Tare e con Sarri.
Una tifoseria che detesta il presidente  e invoca un cambiamento di prospettiva impossibile con questo presidente.
Un presidente che a cambiare non ci pensa nemmeno, immune da ogni influenza esterna, sempre convinto di aver allestito squadre da primato affidate ad allenatori che amano lamentarsi.
Io cerco di capire il presente ma non ci capisco niente. Assisto come notaio in una posizione neutrale in questa guerra civile tifosa, in cui chi contesta pensa di essere migliore di chi non lo fa, come se non ci fosse la comune speranza in una squadra vincente, che regala soddisfazioni. Come se ogni buon risultato non dovesse essere salutato con allegria, per via della cappa di piombo che ci sovrasta e ci obbliga a conformarci a una contestazione senza sbocchi.
La società non è in vendita e non lo sarà fino a quando Lotito non si stancherà, o non sarà più in grado di gestirla per sopraggiunta morte corporale o incapacità di agire. Che prospettive abbiamo?
Che senso ha parlare di rosa, di staff e di scrivanie in questo clima?
Abbiamo masticato e sputato fior di allenatori inchiodati a rose incomplete, insufficienti, penalizzate da un ambiente avvelenato e da un progressivo spostamento delle simpatie di palazzo. Chiaro che senza amici influenti Lotito perde posizioni, forse il tramonto berlusconiano ha tolto agganci politici, forse la voglia di mettere le mani su Lega e Figc con atteggiamenti padronali e moralistici, chissà. Siamo una nave che naviga sola in acque pericolose, sulla tolda un nocchiero che ostenta sicurezza ma invecchia visibilmente e non sembra più saldo sul ponte di comando, con le ridicole filippiche ammannite a mò di editoriale al mondo laziale saturo come una spugna che gronda acqua. Ho disdetto l'abbonamento alla rivista ufficiale dieci anni fa per quella prosa ridicolmente pomposa, da ventennio.
Che futuro ci aspetta? Il pessimismo che abbiamo nelle ossa, che prevaleva anche nei tempi della Lazio in cima al mondo, ci fa evocare catastrofi, da sempre. Sarà in grado questa società di rimettersi in riga e fare una squadra dignitosa, che almeno riesca a ritornare in Europa? Le scelte che saranno fatte questa estate, le risorse che saranno messe in campo per impostare la prossima stagione sono d'importanza cruciale. Perché la cairizzazione della Lazio oggi è molto più vicina: mancano i campioni, si riducono gli introiti e si fanno passi indietro importanti sul prato verde.
Ditemi che ne pensate, io tremo.

Offline Davide

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #1 : Lunedì 26 Maggio 2025, 08:30:02 »
La cosa veramente triste ed avvilente è che non cambierà nulla...questa è forse la cosa peggiore di tutte,il tirare a campare...

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Offline contevlad

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #2 : Lunedì 26 Maggio 2025, 08:48:43 »
Il presente è triste e lo diventa ancora di più conoscendo il modus operandi di Lotito. Non vedo nessuna prospettiva futura per ottenere un cambiamento positivo.
Dopo 21 anni conosciamo tutti i limiti di questa presidenza e questo è uno dei momenti peggiori.
Conoscendolo sono certo che non  si assumerà le responsabilità di questo ennesimo fallimento, scaricherà il viaggio su Baroni, sui giocatori e sull'invasione delle cavallette.
Stanotte, dopo la disfatta totale di ieri sera, avrebbe già dovuto provvedere ad ottenere la firma chessò di Allegri, e garantirgli tutto quello che gli serve per provare a competere.
Ci ritroveremo invece con un Palladino qualsiasi a ricominciare l'ennesima stagione inutile e priva di ambizione.
Io stacco la spina, ne ho veramente bisogno.

"Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in Paradiso." M.Hack

Offline borgorosso

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #3 : Lunedì 26 Maggio 2025, 09:12:53 »
post pacato e assai interessante.

partirei dall'allenatore.
la società ha scelto di puntare su un allenatore che ha navigato per un'intera carriera tra la bassa serie a ed una serie b a volte ambiziosa a volte meno.
baroni fa una stagione sorprendente a verona. la peculiarità non è la salvezza degli scaligeri, che si confermano quest'anno, ma la situazione societaria confusionaria che porta ad una rivoluzione inusuale nel mercato invernale.
tutti gli appassionati hanno guardato con una certa simpatia a questa squadra rabberciata, ricostruita in un paio di settimane da un ds capace tra mille difficoltà.
e marco baroni è stato il principale beneficiario di questa infatuazione.

ma marco baroni non è un allenatore emergente.
è un uomo di 60 anni con il meglio alle spalle.
einstein ha "scoperto" la relatività a 26 anni, newton la gravità intorno ai 40.
il periodo in cui in genere il potenziale è maggiore non è certo nella terza età.

e infatti marco baroni era sulla via di monza quando la Lazio lo chiama alla guida della prima squadra.

1984.
la guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.
marco baroni ci viene presentato come un colpo di genio. la forza delle idee che rompono il muro delle convenzioni e dei luoghi comuni. il coraggio di puntare sull'uomo e non sull'immagine che proietta.
in maniera più banale marco baroni è quella tipologia di allenatore che non può permettersi di rifiutare la Lazio.
un allenatore che non ha lo status per dire assolutamente nulla di fronte a un centrocampo sguarnito a cui viene sottratto anche cataldi, che non può ribellarsi a provstgaard e belahyane come puntelli del mercato invernale.
un emergente avrebbe cercato di smarcarsi, per non essere travolto e macchiare la sua carriera (tudor).
un affermato avrebbe denunciato il comportamento della società (sarri).
baroni si attaglia perfettamente al ridimensionamento in atto: la Lazio per lui è l'occasione della vita. e infatti adesso che l'ha fallita andrà in una squadra di a di basso livello o in un'ambiziosa b.

torniamo a 1984.
l'illusione di una rosa che pareva lunga e adeguata al triplo impegno è un ribaltamento della realtà.
la Lazio perde in 2 anni tutti i suoi migliori giocatori.
li sostituisce con giocatori di bassissimo livello, addirittura infimo in alcuni casi.

ma c'è una ragione.
la Lazio non ha soldi e non ha neanche le competenze.
come ds prende un altro signor nessuno, un uomo che nella sua vita non ha dimostrato assolutamente nulla, ad eccezione di una discutibile collaborazione con luciano moggi.
siccome uno non vale uno, fabiani mostra tutta la sua inettitudine ed incompetenza.
acquista noslin non guardandone lo storico.
mette dentro dele bashiru, scovandolo in turchia.
porta un 28enne con un carattere difficile e pochi gol alle spalle.

tutto nell'ottica di un ridimensionamento precipitoso, travestito da progetto.

il futuro non esiste.
la Lazio non ha nessun futuro.
la Lazio non vivrà né morirà.
la Lazio è semplicemente inutile.
tutto intorno alla Lazio è mediocre, a volte ridicolo, a volte patetico.
il falconiere che tira fuori il cazzo e poi si barrica a formello.
il presidente che farfuglia insensati latinismi, sbrodolando cifre inventate in un eloquio che è un misto tra nando moriconi e un personaggio dell'universo verdoniano.
una radio ufficiale in cui acqua filette è lo sponsor di maggiore importanza ed è evidente un'artigianalità che non è sintomo di qualità ma di risparmio.

soldi non ce ne sono.
speranze nemmeno.
la Lazio è triste. il Laziale è oramai è preso a sberle a destra e a manca e non può alzare lo sguardo di fronte a nessuno.
e l'involuzione è evidente.

Offline Geddy

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #4 : Lunedì 26 Maggio 2025, 09:17:49 »
Ma quando dite che Lotito deve mettere a disposizione di Allegri la squadra che gli serve siete lucidi? Perche' non e' neanche una speranza.

Offline Fabio70rm

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #5 : Lunedì 26 Maggio 2025, 09:53:36 »
Errori ne sono stati fatti tanti, ma non è tutto da buttare a mare.

Basterebbe la volontà per ricominciare, purchè si usi la testa.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Aquila Maremmana

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #6 : Lunedì 26 Maggio 2025, 11:56:21 »
Fuori dall'Europa e con una campagna acquisti bocciata dal campo.
.....

Sono perfettamente d'accordo con te Pank.
Voglio solo fare una domanda, a chi vuole rispondere:
All'inizio del campionato, quanti avrebbero firmato per un campionato così?
Perchè io mi ricordo bene i vari commenti, "faremo la fine del Torino", "ci ridurremo come l'Udinese" etc. etc., quindi non mi fate andare a cercarli i commenti dei "soliti noti", che poi sono quelli che nel girone d'andata erano desaparecidos ma che sono riapparsi alle prime difficoltà, stile "Avvoltoio sulla spalliera" (cit. Panariello)
Se notate la classifica e il suo andamento nel girone di ritorno, la famosa "difesa del brand" è riuscita praticamente per 2/3, dato che il Milan era palesemente una guerra persa, anche se comuque un trofeo lo hanno vinto ed hanno fatto pure una finale.

Datemi del rosicone, fate come volete, ma io, al netto delle debacle note (derby andata, 0-6 inter, 5-0 Bologna, Bodo Glimt e mettiamoci anche 0-1 Lecce) e dei vari errori, di tutti, io avrei voluto quella metà dei punti che ci sono stati rubati proprio nel nome della "difesa del brand", quei 5/6 punti... ed oggi staremmo parlando di altro, e magari qualcuno non parlerebbe proprio...

Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline Il frigorifero

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #7 : Lunedì 26 Maggio 2025, 12:05:19 »
La Lazio è il primo club di Roma, con un seguito importante ed una ricchissima storia.

Dunque io già trovo indecoroso che manchino i soldi: questo Club merita una proprietà che i soldi li abbia.

E , se io fossi il presidente Frigo e non avessi una lira, per rispetto alla Lazio, considererei mio sacro dovere cercare un ricco acquirente ed andarmene a fare in culo al Borghetto dei Pescatori insieme ai morti di fame come me.




Detto questo, comunque, l’aspetto a mio giudizio inquietante è che, a fronte della mancanza di denaro, non si sopperisca neanche con le competenze !


Un DG , un DS e un allenatore di comprovate capacità. Almeno questo !

Non dei luminari , sia mai.....

Ma quantomeno dirigenti le cui competenze siano certificate dai curricula !

E non mi dite che i dirigenti competenti costano, che vanno pagati !






Sentite uno stronzo di Ostia : chi oggi pensa che sia costoso da’ 2 milioni di stipendio a un Sartori ( esempio ) , è solo perché non ha idea di quanto gli costerà domani l’aver messo in mano il mercato a un Fabiani !!!!

"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline contevlad

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #8 : Lunedì 26 Maggio 2025, 12:09:36 »
Sono perfettamente d'accordo con te Pank.
Voglio solo fare una domanda, a chi vuole rispondere:
All'inizio del campionato, quanti avrebbero firmato per un campionato così?
Perchè io mi ricordo bene i vari commenti, "faremo la fine del Torino", "ci ridurremo come l'Udinese" etc. etc., quindi non mi fate andare a cercarli i commenti dei "soliti noti", che poi sono quelli che nel girone d'andata erano desaparecidos ma che sono riapparsi alle prime difficoltà, stile "Avvoltoio sulla spalliera" (cit. Panariello)
Se notate la classifica e il suo andamento nel girone di ritorno, la famosa "difesa del brand" è riuscita praticamente per 2/3, dato che il Milan era palesemente una guerra persa, anche se comuque un trofeo lo hanno vinto ed hanno fatto pure una finale.

Datemi del rosicone, fate come volete, ma io, al netto delle debacle note (derby andata, 0-6 inter, 5-0 Bologna, Bodo Glimt e mettiamoci anche 0-1 Lecce) e dei vari errori, di tutti, io avrei voluto quella metà dei punti che ci sono stati rubati proprio nel nome della "difesa del brand", quei 5/6 punti... ed oggi staremmo parlando di altro, e magari qualcuno non parlerebbe proprio...

Al netto delle decisioni arbitrali che indubbiamente quest'anno  ci hanno penalizzato io ieri sera ho visto un vero e proprio scempio, nemmeno mi ricordo di qualcosa di simile nella nostra storia recente. I 65 punti sono un risultato numerico e basta. I punti in classifica servono a raggiungere gli obiettivi e vanno contestualizzati al campionato in cui li raggiungi. Se mi avessero detto ad inizio stagione che li avrei realizzati ma che arrivavo comunque  settimo e fuori da tutto, non avrei sottoscritto la cosa, mi sembra evidente.
Pensavo che l'anno zero fosse quello appena trascorso, a questo punto è evidente il fatto  di essermi sbagliato.
"Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in Paradiso." M.Hack

Offline giulver

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #9 : Lunedì 26 Maggio 2025, 12:21:17 »
Il mio giudizio su Baroni non cambia dopo l'ultima partita.
Tralasciando il paragone fatto da borgorosso (Einstein ha teorizzato la relatività a 26 anni ma la Montalcini ha vinto il nobel a quasi 80 anni e Sarri è arrivato al calcio che conta a 55 anni), Baroni ha le sue colpe ma è l'ultimo colpevole, per me.
Gli hanno tolto in un colpo solo Felipe, Luis e Ciro e alla fine gli son stati dati un titolare e mezzo (Dia e Tavares). Spesso ha giocato con gli stessi uomini dello scorso anno senza i tre di cui sopra. A gennaio non ha avuto i rinforzi sperati,
Non è neanche vero che la squadra è crollata nel rjtorno: il deludente andamento in casa sovrasta l'ottimo andamento in trasferta.
Se avessimo ieri vinto col Lecce, avremmo fatto, nel ritorno, gli stessi punti dell'andata:34.
Siamo nella media punti degli ultimi 10 anni e abbiamo fatto 2 punti piú dello scorso anno.
Aggiungiamoci il gol regalato ieri da uno dei tanti errori stagionali di Gila (altro che real madrid) ed il fatto che in conference vada al posto nostro proprio la fiorentina che ci ha derubato negli scontri diretti.
Ho sentito lamentele per gli errori (alcuni presunti) di Provedel ma anche Mandas nelle ultime gare non è che abbia fatto benissimo. E, soprattutto, quanti punti abbiamo perso per erroracci di Gila? Ne ricordo anche con Bologna, Udinese, Parma ...
Certo, non pareggiare col pur fortunato Lecce (un tiro in porta), non tiravamo cosi tanto in porta dal 2017 (26 tiri) giocando per metà gara in 11 contro 10 è grave.
Non ci potranno essere grossi investimenti. Ripartirei con Baroni (tanto l'alternativa non potrebbe essere Klopp ma neanche Allegri) e qualche innesto nuovo, sacrificando qualcuno (io lascerei andare tavares, perché troppo soggetto ad infortuni).
Al Napoli, fare una stagione senza europa ha fatto bene. Chissà

Offline Aquila Maremmana

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #10 : Lunedì 26 Maggio 2025, 12:27:48 »
Al netto delle decisioni arbitrali che indubbiamente quest'anno  ci hanno penalizzato io ieri sera ho visto un vero e proprio scempio, nemmeno mi ricordo di qualcosa di simile nella nostra storia recente. I 65 punti sono un risultato numerico e basta. I punti in classifica servono a raggiungere gli obiettivi e vanno contestualizzati al campionato in cui li raggiungi. Se mi avessero detto ad inizio stagione che li avrei realizzati ma che arrivavo comunque  settimo e fuori da tutto, non avrei sottoscritto la cosa, mi sembra evidente.
Pensavo che l'anno zero fosse quello appena trascorso, a questo punto è evidente il fatto  di essermi sbagliato.

I punti sono un risultato numerico che serve solo per raggiungere gli obbiettivi, e siamo d'accordo.
Ma abbiamo fatto 34 punti all'andata, ed eravamo tutti felici, dopodichè 31 al ritorno, e celebriamo le messe funebri.
Il tutto quando all'inizio del campionato la parola d'ordine era "40 punti e s'abbracciamo" (che poi ne sono bastati 34...)
Ed aggiungiamoci che di punti mancano perchè scippati, perchè la "difesa del brand" solo con i rigorini paaaarioma (e juve) non avrebbe altrimenti funzionato...
Dobbiamo mettere in conto tutto, sennò è troppo facile sparare sul "bersaglio grosso" (Lotito) 
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline disabitato

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #11 : Lunedì 26 Maggio 2025, 12:31:59 »
Sono perfettamente d'accordo con te Pank.
Voglio solo fare una domanda, a chi vuole rispondere:
All'inizio del campionato, quanti avrebbero firmato per un campionato così?
Perchè io mi ricordo bene i vari commenti, "faremo la fine del Torino", "ci ridurremo come l'Udinese" etc. etc., quindi non mi fate andare a cercarli i commenti dei "soliti noti", che poi sono quelli che nel girone d'andata erano desaparecidos ma che sono riapparsi alle prime difficoltà, stile "Avvoltoio sulla spalliera" (cit. Panariello)
Se notate la classifica e il suo andamento nel girone di ritorno, la famosa "difesa del brand" è riuscita praticamente per 2/3, dato che il Milan era palesemente una guerra persa, anche se comuque un trofeo lo hanno vinto ed hanno fatto pure una finale.

Datemi del rosicone, fate come volete, ma io, al netto delle debacle note (derby andata, 0-6 inter, 5-0 Bologna, Bodo Glimt e mettiamoci anche 0-1 Lecce) e dei vari errori, di tutti, io avrei voluto quella metà dei punti che ci sono stati rubati proprio nel nome della "difesa del brand", quei 5/6 punti... ed oggi staremmo parlando di altro, e magari qualcuno non parlerebbe proprio...

tutto giusto, ma ieri avevi bisogno di almeno un punto per garantirti una coppa europea.
Un punto contro un lecce in 10 dal quarantesimo.

Un punto.

Purtroppo la Juve ha vinto a Venezia, mandando la roma in Europa League (che, salvo suicidi da parte loro, vinceranno a spasso).

Una confrence avrebbe avuto un peso enorme per la prossima stagione: ranking uefa; buone possibilità di arrivare in fondo; una decina di partite in più (e relativi incassi e premi), market pool, sponsor, ecc.

Nulla. ti trovi senza soldi, senza modo di immetterne.

Devi rifondare (di nuovo) la squadra, senza poter attingere a nessuna forma di finanziamento, se non vedere quei 3/4 giocatori che hanno mercato.

Gli step (dando per scontato che lotito non muore e non lo possiamo cambiare):

- cambiare DS: un DS che smonta una squadra arrivata seconda ed un due anni esce da tutto, va semplicemente cacciato a calci in culo;

- cambiare allenatore: nulla contro baroni, ma se ti ripresenti con lui, parti male. Serve un allenatore con CV fumante, in modo che, magari, qualche giocatore talentuoso decida di venire qua a non giocare le coppe;

- ricorrere al credito, alla leva finanziaria, la cessione di quote, qualsiasi cosa per parare la botta economica che avrai dovuta all'assenza di coppe;

- spendere più (e meglio) degli altri sul mercato, poiché il prossimo anno NON PUOI (sportivamente ed economicamente) sbagliare la stagione.

Quello che succederà:

- Lotito, come sempre, adeguerà i costi alle entrate. Spenderà sempre un euro meno degli incassi sicuri che potrà preventivare.

Ergo,

l'anno prossimo sarà peggiore di questo. A meno di cospicue iniezioni di capitali, la china non la risali con facilità.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Davide

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #12 : Lunedì 26 Maggio 2025, 12:38:33 »
Il bivio lo abbiamo tracciato lo scorso anno,con un allenatore bravo per le piccole e inadeguato,a 63anni,per le grandi o pseudo tali...lo abbiamo tracciato parlando di champions con una rosa costruita con giocatori del Verona e della salernitana,per non parlare di altri sconosciuti o mai utilizzati,questo era il bivio.

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Offline Batiza

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #13 : Lunedì 26 Maggio 2025, 13:41:09 »
Questa stagione ha definito il nostro futuro.
In un epoca dove metà della serie A è in mano a fondi stranieri, quando l'atalanta entra in cl per la quinta volta in sette stagioni, le merde rifanno la EL dopo aver vinto la conference e fatto, negli ultimi anni finali e semifinali, quando anche il bologna dopo aver fatto la cl ed aver vinto la CI entra in EL, per non parlare delle solite note,
avere una proprietà legata ad un imprenditore piccolo e locale con una visione limitata degli investimenti ci porterà all'oblio.
Si può smettere di giocare a calcio ma non si può smettere di essere laziale...

Offline Fabio

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #14 : Lunedì 26 Maggio 2025, 13:51:37 »
post pacato e assai interessante.

partirei dall'allenatore.
la società ha scelto di puntare su un allenatore che ha navigato per un'intera carriera tra la bassa serie a ed una serie b a volte ambiziosa a volte meno.
baroni fa una stagione sorprendente a verona. la peculiarità non è la salvezza degli scaligeri, che si confermano quest'anno, ma la situazione societaria confusionaria che porta ad una rivoluzione inusuale nel mercato invernale.
tutti gli appassionati hanno guardato con una certa simpatia a questa squadra rabberciata, ricostruita in un paio di settimane da un ds capace tra mille difficoltà.
e marco baroni è stato il principale beneficiario di questa infatuazione.

ma marco baroni non è un allenatore emergente.
è un uomo di 60 anni con il meglio alle spalle.
einstein ha "scoperto" la relatività a 26 anni, newton la gravità intorno ai 40.
il periodo in cui in genere il potenziale è maggiore non è certo nella terza età.

e infatti marco baroni era sulla via di monza quando la Lazio lo chiama alla guida della prima squadra.

1984.
la guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.
marco baroni ci viene presentato come un colpo di genio. la forza delle idee che rompono il muro delle convenzioni e dei luoghi comuni. il coraggio di puntare sull'uomo e non sull'immagine che proietta.
in maniera più banale marco baroni è quella tipologia di allenatore che non può permettersi di rifiutare la Lazio.
un allenatore che non ha lo status per dire assolutamente nulla di fronte a un centrocampo sguarnito a cui viene sottratto anche cataldi, che non può ribellarsi a provstgaard e belahyane come puntelli del mercato invernale.
un emergente avrebbe cercato di smarcarsi, per non essere travolto e macchiare la sua carriera (tudor).
un affermato avrebbe denunciato il comportamento della società (sarri).
baroni si attaglia perfettamente al ridimensionamento in atto: la Lazio per lui è l'occasione della vita. e infatti adesso che l'ha fallita andrà in una squadra di a di basso livello o in un'ambiziosa b.

torniamo a 1984.
l'illusione di una rosa che pareva lunga e adeguata al triplo impegno è un ribaltamento della realtà.
la Lazio perde in 2 anni tutti i suoi migliori giocatori.
li sostituisce con giocatori di bassissimo livello, addirittura infimo in alcuni casi.

ma c'è una ragione.
la Lazio non ha soldi e non ha neanche le competenze.
come ds prende un altro signor nessuno, un uomo che nella sua vita non ha dimostrato assolutamente nulla, ad eccezione di una discutibile collaborazione con luciano moggi.
siccome uno non vale uno, fabiani mostra tutta la sua inettitudine ed incompetenza.
acquista noslin non guardandone lo storico.
mette dentro dele bashiru, scovandolo in turchia.
porta un 28enne con un carattere difficile e pochi gol alle spalle.

tutto nell'ottica di un ridimensionamento precipitoso, travestito da progetto.

il futuro non esiste.
la Lazio non ha nessun futuro.
la Lazio non vivrà né morirà.
la Lazio è semplicemente inutile.
tutto intorno alla Lazio è mediocre, a volte ridicolo, a volte patetico.
il falconiere che tira fuori il cazzo e poi si barrica a formello.
il presidente che farfuglia insensati latinismi, sbrodolando cifre inventate in un eloquio che è un misto tra nando moriconi e un personaggio dell'universo verdoniano.
una radio ufficiale in cui acqua filette è lo sponsor di maggiore importanza ed è evidente un'artigianalità che non è sintomo di qualità ma di risparmio.

soldi non ce ne sono.
speranze nemmeno.
la Lazio è triste. il Laziale è oramai è preso a sberle a destra e a manca e non può alzare lo sguardo di fronte a nessuno.
e l'involuzione è evidente.
grazie ti stimo

Offline borgorosso

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #15 : Lunedì 26 Maggio 2025, 13:53:40 »
grazie ti stimo

una cosa che condividiamo oltre alla Lazio  :D ;D

Offline Jim Bowie

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #16 : Lunedì 26 Maggio 2025, 14:09:34 »
No way out, finché questa è la proprietà, no way out.
Con il perdurare della gestione Lotito, continuiamo a scendere nel ranking delle proprietà.
Siamo sotto a:
Inter, Milan, Juventus, Roma, Atalanta, Bologna, Como, Fiorentina.
Molte volte ci siamo sentiti dire da chi, ancora, prorora questo modo operativo, di aspettare la fine per giudicare, ebbene signori, la fine è arrivata, allora? Le conclusioni? Partiti a razzo come un centometrista che corre la campestre, a che cosa è valso? Quale è il valore di salire in alto per poi ritrovarci sprofondati nell’angoscia? Quanto conta in EL aver terminato da primi il girone per poi , prima soffrire conto una squadra di basso valore come il Pilzen poi essere sbattuti fuori da pescatori di salmoni?
E la somma che fa il totale ed il totale ahimè è deprimente, però in tutto questo, da incallito ottimista, posso almeno dire che avremo una Chiesa dove andare a pregare Dio che faccia 25 miracoli per far diventare dei pezzi di legno giocatori di calcio.
Ex En_rui da Shanghai

Win Lose or Tie
"Forza Lazio"
till i die

Sarri uomo di Principi non di Opportunita'

Antiromanista si nasce non ci si diventa, ed io modestamente lo nacqui!

Perdere ai rigore i quarti di una coppa europea fa male da morire.
Pensa ‘na finale!
You’ll never walk alone. LFC

Offline Aquila Maremmana

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #17 : Lunedì 26 Maggio 2025, 14:16:55 »
tutto giusto, ma ieri avevi bisogno di almeno un punto per garantirti una coppa europea.
Un punto contro un lecce in 10 dal quarantesimo.

Un punto.

Purtroppo la Juve ha vinto a Venezia, mandando la roma in Europa League (che, salvo suicidi da parte loro, vinceranno a spasso).

Una confrence avrebbe avuto un peso enorme per la prossima stagione: ranking uefa; buone possibilità di arrivare in fondo; una decina di partite in più (e relativi incassi e premi), market pool, sponsor, ecc.

Nulla. ti trovi senza soldi, senza modo di immetterne.

Devi rifondare (di nuovo) la squadra, senza poter attingere a nessuna forma di finanziamento, se non vedere quei 3/4 giocatori che hanno mercato.

Gli step (dando per scontato che lotito non muore e non lo possiamo cambiare):

- cambiare DS: un DS che smonta una squadra arrivata seconda ed un due anni esce da tutto, va semplicemente cacciato a calci in culo;

- cambiare allenatore: nulla contro baroni, ma se ti ripresenti con lui, parti male. Serve un allenatore con CV fumante, in modo che, magari, qualche giocatore talentuoso decida di venire qua a non giocare le coppe;

- ricorrere al credito, alla leva finanziaria, la cessione di quote, qualsiasi cosa per parare la botta economica che avrai dovuta all'assenza di coppe;

- spendere più (e meglio) degli altri sul mercato, poiché il prossimo anno NON PUOI (sportivamente ed economicamente) sbagliare la stagione.

Quello che succederà:

- Lotito, come sempre, adeguerà i costi alle entrate. Spenderà sempre un euro meno degli incassi sicuri che potrà preventivare.

Ergo,

l'anno prossimo sarà peggiore di questo. A meno di cospicue iniezioni di capitali, la china non la risali con facilità.
Premesso che con un punto andavi a fare l'intertoto camuffato che non serve a nulla, tant'è che, segnatelo, nel giro di tre/quattro anni verrà abolito o sostituito da qualcos'altro, io ti dico: dammi la metà dei punti che ci hanno rapinato in nome della "difesa del brand", almeno 5/6, ed oggi stavamo tutti a cazzo ritto facendo elicotteri, a perculare quell'altri come forsennati, dato che oggi è pure il 26 maggio.
È qui che Lotito è mancato clamorosamente, cosa poteva fare non lo so, ma se non muove foglia questi se lo magnano, e infatti se lo sono magnato.

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Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline borgorosso

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #18 : Lunedì 26 Maggio 2025, 14:29:12 »
Premesso che con un punto andavi a fare l'intertoto camuffato che non serve a nulla, tant'è che, segnatelo, nel giro di tre/quattro anni verrà abolito o sostituito da qualcos'altro, io ti dico: dammi la metà dei punti che ci hanno rapinato in nome della "difesa del brand", almeno 5/6, ed oggi stavamo tutti a cazzo ritto facendo elicotteri, a perculare quell'altri come forsennati, dato che oggi è pure il 26 maggio.
È qui che Lotito è mancato clamorosamente, cosa poteva fare non lo so, ma se non muove foglia questi se lo magnano, e infatti se lo sono magnato.

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COMPLOTTO!

Offline Davide

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Re:Lazio al bivio
« Risposta #19 : Lunedì 26 Maggio 2025, 14:40:30 »
Premesso che con un punto andavi a fare l'intertoto camuffato che non serve a nulla, tant'è che, segnatelo, nel giro di tre/quattro anni verrà abolito o sostituito da qualcos'altro, io ti dico: dammi la metà dei punti che ci hanno rapinato in nome della "difesa del brand", almeno 5/6, ed oggi stavamo tutti a cazzo ritto facendo elicotteri, a perculare quell'altri come forsennati, dato che oggi è pure il 26 maggio.
È qui che Lotito è mancato clamorosamente, cosa poteva fare non lo so, ma se non muove foglia questi se lo magnano, e infatti se lo sono magnato.

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Ma che abbiano fatto porcate lo sappiamo tutti, il var usato in questo modo e' un'arma e la stanno utilizzando benissimo per i loro scopi...detto questo, se tu a gennaio prendi gente che insieme ha totalizzato si e no 3 presenze, se tu commetti errori su errori, se nonostante tutto hai ancora in mano il tuo destino e pareggi in casa da mesi e mesi, contro squadre modeste,anzi modestissime, allora significa che fai cagare, ancor piu' dei torti arbitrali, tutti, da lotito all'ultimo dei giocatori.