Autore Topic: Della "rosa" e del suo utilizzo  (Letto 12845 volte)

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Offline MagoMerlino

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #80 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 14:35:30 »
hai in mente qualcuno che sia meglio di Inzaghi? De Zerbi? Nesta? So meglio?
Perchè non c'è nessun tecnico migliore di Inzaghi?
Certo se cerchiamo un tecnico con lanternino di Lotito, troveremo sempre una scommessa.
Alziamo la posta e verifichiamo.
Eh, ma Lotito non cambia..... e allora rosa con o senza spine, il problema si sposta dall'allenatore e giocatori.
Odio perdere più di quanto ami vincere

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Panzabianca

Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #81 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 14:46:21 »
Perchè non c'è nessun tecnico migliore di Inzaghi?
Certo se cerchiamo un tecnico con lanternino di Lotito, troveremo sempre una scommessa.
Alziamo la posta e verifichiamo.
Eh, ma Lotito non cambia..... e allora rosa con o senza spine, il problema si sposta dall'allenatore e giocatori.

deve solo migliorare la rosa. L'allenatore incide il minimo. Posta la prima condizione, per me va bene anche confermare Inzaghi

Offline franz_kappa

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #82 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 15:17:58 »
deve solo migliorare la rosa. L'allenatore incide il minimo. Posta la prima condizione, per me va bene anche confermare Inzaghi
Concordo. Io Inzaghi lo terrei, pur con i suoi limiti. Ma va sempre ricordato che è al terzo anno di Serie A e deve ancora strutturarsi, come allenatore di Club di buon livello quale è la Lazio.
Si intervenga piuttosto nel rafforzamento della rosa, in sede di mercato estivo.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline MagoMerlino

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #83 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 16:08:57 »
Concordo. Io Inzaghi lo terrei, pur con i suoi limiti. Ma va sempre ricordato che è al terzo anno di Serie A e deve ancora strutturarsi, come allenatore di Club di buon livello quale è la Lazio.
Si intervenga piuttosto nel rafforzamento della rosa, in sede di mercato estivo.
Ma per carità, può andare bene, basta essere consapevoli dei suoi limiti e dei rischi che questi comportano. L'unico dubbio è che almeno personalmente non ripongo soverchie illusioni nel rafforzamento della rosa, in sede di mercato estivo.
Se acquisti per dire Lazzari e Barella è un conto se acquisti Durmisi e Berisha un altro. Il rischio è di ritrovare titolari inamovibili Radu e Lulic, in un costante corto circuito.
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Offline Criticone

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #84 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 16:09:04 »
deve solo migliorare la rosa. L'allenatore incide il minimo. Posta la prima condizione, per me va bene anche confermare Inzaghi
Se invece non si pone la prima condizione, ed io non la pongo, si può anche provare il contrario, ossia cambiare l'allenatore che non è affatto vero che incide poco. Inzaghi ha avuto un triennio (+ 7 partite) a sua disposizione per far vedere il suo valore. Il bilancio del suo terzo anno è giusto farlo a fine stagione: finora, 1 supercoppa in saccoccia e 2 qualificazioni in E.L.
Pochino, per chi pensa che abbia avuto a sua disposizione una rosa di valore, che non si intende da lotta per lo scudetto o di vittoria di E.L., ma quantomeno da qualificazione in Champions' e di vittoria in coppa Italia: ha ancora questo anno per centrare questi obiettivi, ampiamente alla portata della squadra che allena. Poi, a fine anno, si tireranno le somme.

Zapruder

Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #85 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 16:36:28 »
Se invece non si pone la prima condizione, ed io non la pongo, si può anche provare il contrario, ossia cambiare l'allenatore che non è affatto vero che incide poco. Inzaghi ha avuto un triennio (+ 7 partite) a sua disposizione per far vedere il suo valore. Il bilancio del suo terzo anno è giusto farlo a fine stagione: finora, 1 supercoppa in saccoccia e 2 qualificazioni in E.L.
Pochino, per chi pensa che abbia avuto a sua disposizione una rosa di valore, che non si intende da lotta per lo scudetto o di vittoria di E.L., ma quantomeno da qualificazione in Champions' e di vittoria in coppa Italia: ha ancora questo anno per centrare questi obiettivi, ampiamente alla portata della squadra che allena. Poi, a fine anno, si tireranno le somme.

Siamo al sesto posto (toh) in A per valore di mercato della rosa e al 29esimo nel mondo.

Nessuna analisi seria potrebbe mai portare alla conclusione che la Lazio sia gestita, al comando e in panchina, diversamente dalla media degli altri club calcistici.

Panzabianca

Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #86 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 16:46:46 »
ma si,  non si deve per forza trovare un colpevole. E se Marusic sarà venduto a qualcosa di più di 50 cent lo si dovrà certo ad un tecnico che ha dato a lui e ad altri la dignità di calciatore, perchè quelli c'erano.

Poi, sia sempre considerato il fatto che se va via Inzaghi non viene certo Guardiola.

Offline MagoMerlino

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #87 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 16:56:07 »
Siamo al sesto posto (toh) in A per valore di mercato della rosa e al 29esimo nel mondo.

Nessuna analisi seria potrebbe mai portare alla conclusione che la Lazio sia gestita, al comando e in panchina, diversamente dalla media degli altri club calcistici.
Ma questo lo dicono i numeri, poi c'è la qualità del gioco, che tu non vuoi prendere in considerazione perchè non ti conviene in quanto sfugge al controllo numerologico.
Se giochi bene e perdi, può darsi che quella dopo continuando a giocare bene la vinci, se giochi male e vinci, continuando a giocare male non è detto che quella dopo la vinci, è più probabile che cominci a perdere. Quelli esperti dicono che vincere aiuta a vincere, perdere aiuta a rassegnarti a perdere.
Ed è più o meno quello che è accaduto in questa stagione, dove si contano sulle dita delle mani le partite giocate veramente bene e per bene intendo al livello di quelle giocate bene l'anno scorso, dove ne abbiamo giocate bene quasi una trentina tra campionato e coppe. E dove pur giocando spesso bene non siamo riusciti a centrare in pieno nessun obiettivo, perchè abbiamo sbagliato le partite chiave, che poi era il problema che avremmo dovuto risolvere quest'anno e non ci siamo riusciti completamente, qualche miglioramento c'è stato ma di contro anche diversi peggioramenti con il risultato che al momento siamo dove stavamo.
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Panzabianca

Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #88 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 16:58:16 »
Ma questo lo dicono i numeri, poi c'è la qualità del gioco, che tu non vuoi prendere in considerazione perchè non ti conviene in quanto sfugge al controllo numerologico.
Se giochi bene e perdi, può darsi che quella dopo continuando a giocare bene la vinci, se giochi male e vinci, continuando a giocare male non è detto che quella dopo la vinci, è più probabile che cominci a perdere. Quelli esperti dicono che vincere aiuta a vincere, perdere aiuta a rassegnarti a perdere.
Ed è più o meno quello che è accaduto in questa stagione, dove si contano sulle dita delle mani le partite giocate veramente bene e per bene intendo al livello di quelle giocate bene l'anno scorso, dove ne abbiamo giocate bene quasi una trentina tra campionato e coppe. E dove pur giocando spesso bene non siamo riusciti a centrare in pieno nessun obiettivo, perchè abbiamo sbagliato le partite chiave, che poi era il problema che avremmo dovuto risolvere quest'anno e non ci siamo riusciti completamente, qualche miglioramento c'è stato ma di contro anche diversi peggioramenti con il risultato che al momento siamo dove stavamo.

l'anno scorso erano più belle perchè invece de pijà palo segnavi. Solo questo.

Mi piace l'idea di un Inzaghi alla Wenger.

Offline MagoMerlino

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #89 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 17:08:57 »
l'anno scorso erano più belle perchè invece de pijà palo segnavi. Solo questo.
No assolutamente, l'anno scorso c'era una intelaiatura di gioco chiara, che sicuramente passava per Milinkovic Savic e Luis Alberto migliori rispetto a quelli visti mediamente quest'anno (compresi Parolo, Leiva e pure Lulic), ma la Lazio non faceva fatica a portare il pallone sulla tre quarti come accade quest'anno, riusciva ad uscire dal ticche e tocche, ticche e tacche, difensore-portiere-difensore più rapidamente di quest'anno, per poi trovare i fraseggi (spesso in velocità) di Milinkovic Savic e Luis Alberto con Immobile e con Felipe Anderson quando giocava. Cose che quest'anno si sono viste raramente (basta vedere quante volte Immobile è finito in fuorigioco), nonostante almeno Correa sia stato un discreto surrogato di Felipe Anderson.
La differenza di qualità di gioco tra l'anno scorso e quest'anno è netta e non servono, ne possono bastare i pali a giustificarla. Il decremento di reti segnate è netto ed inequivocabile al quale non è neppure corrisposto, almeno, un decremento delle reti subite, che sono rimaste nella media.
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Offline MCM

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #90 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 17:12:15 »
caro Mark, ma se il rendimento della Lazio di Inzaghi è stato alto e costante, perché per migliorare dovresti sostituire Inzaghi? Diamogli una squadra più forte, no?

Amen.
A meno che non si possa ambire  a superstar della panchina, Inzaghi va più che bene, pur nella sua somaraggine.

Zapruder

Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #91 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 17:13:48 »
Ma questo lo dicono i numeri, poi c'è la qualità del gioco, che tu non vuoi prendere in considerazione perchè non ti conviene in quanto sfugge al controllo numerologico.
Se giochi bene e perdi, può darsi che quella dopo continuando a giocare bene la vinci, se giochi male e vinci, continuando a giocare male non è detto che quella dopo la vinci, è più probabile che cominci a perdere. Quelli esperti dicono che vincere aiuta a vincere, perdere aiuta a rassegnarti a perdere.
Ed è più o meno quello che è accaduto in questa stagione, dove si contano sulle dita delle mani le partite giocate veramente bene e per bene intendo al livello di quelle giocate bene l'anno scorso, dove ne abbiamo giocate bene quasi una trentina tra campionato e coppe. E dove pur giocando spesso bene non siamo riusciti a centrare in pieno nessun obiettivo, perchè abbiamo sbagliato le partite chiave, che poi era il problema che avremmo dovuto risolvere quest'anno e non ci siamo riusciti completamente, qualche miglioramento c'è stato ma di contro anche diversi peggioramenti con il risultato che al momento siamo dove stavamo.

Lo scorso anno alcuni elementi hanno reso in maniera molto superiore alla loro media storica. Faccio un esempio: se Tizio rende 6 per cinque anni di seguito e fa un anno da 5, nelle previsioni sulla stagione successiva va considerato un elemento da 6, se non è nella fase declinante della carriera.

Immobile, Lulic, Radu, Milinkovic-Savic, Luis Alberto, hanno disputato la migliore o una delle migliori stagioni della loro carriera. Era impossibile si ripetessero tutti. Come tifosi siamo contenti se restano quelli bravi, ma a mio avviso cercare di vendere chi viene da picchi di rendimento è una strategia d'obbligo. Ovvero prevedere alternative per chi non è cedibile: per Radu questo è stato fatto, Luiz Felipe sembra buono. Le alternative a Lulic invece non si sono dimostrate valide: succede. Peraltro non ritengo il nostro Senad così sottotono e fuori contesto come si vorrebbe, per un semplice motivo: non saremmo dove siamo in classifica. Anche un solo calciatore troppo sotto la media di squadra fa danni pesanti, non siamo negli anni '70 in cui ti potevi permettere un Dolso o un D'Amico che pascolavano per intere partite.

Penso converrai anche sul fatto che deVrij sia stato degnamente sostituito e che l'uscita di Anderson non sia stata così devastante come si pensava.

Per come la vedo io, ad esempio, Immobile poteva essere ceduto, non credo avrà mai più la valutazione che aveva a giugno scorso. E col ricavato ricominci il gioco.

Ma adesso, a otto partite dalla fine, con due obiettivi ancora possibili - quarto posto e Coppa Italia - stracciarsi le vesti mi sembra insensato: la stagione può finire alla grande, ovvero con un obiettivo valido (il trofeo O il posto in CL), ovvero senza raccogliere nulla. Come si fa a fare bilanci ora?

Offline MCM

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #92 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 17:16:08 »
Amen.
A meno che non si possa ambire  a superstar della panchina, Inzaghi va più che bene, pur nella sua somaraggine.

detto questo, quest'anno è d'obbligo la conferma del piazzamento uefa o la vittoria in coppa italia.
Fallendo entrambi allora va cacciato.

Panzabianca

Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #93 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 17:17:04 »
No assolutamente, l'anno scorso c'era una intelaiatura di gioco chiara, che sicuramente passava per Milinkovic Savic e Luis Alberto migliori rispetto a quelli visti mediamente quest'anno (compresi Parolo, Leiva e pure Lulic), ma la Lazio non faceva fatica a portare il pallone sulla tre quarti come accade quest'anno, riusciva ad uscire dal ticche e tocche, ticche e tacche, difensore-portiere-difensore più rapidamente di quest'anno, per poi trovare i fraseggi (spesso in velocità) di Milinkovic Savic e Luis Alberto con Immobile e con Felipe Anderson quando giocava. Cose che quest'anno si sono viste raramente (basta vedere quante volte Immobile è finito in fuorigioco), nonostante almeno Correa sia stato un discreto surrogato di Felipe Anderson.
La differenza di qualità di gioco tra l'anno scorso e quest'anno è netta e non servono, ne possono bastare i pali a giustificarla. Il decremento di reti segnate è netto ed inequivocabile al quale non è neppure corrisposto, almeno, un decremento delle reti subite, che sono rimaste nella media.

se a Sassuolo e a Verona invece di prendere palo Immobile segna... Se a Genova non sbrachi perdendo una partita imperdibile, se con la samp in casa butti la palla in tribuna... ora hai 10 punti in più, in barba a tutte le tesi sul gioco. La devi buttare dentro.
Se, a Ferrara, Immobile solo davanti al portiere la butta dentro, finisce tanto a poco come lo scorso anno. La differenza la fanno sempre i giocatori.   

Offline MagoMerlino

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #94 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 17:23:34 »
Lo scorso anno alcuni elementi hanno reso in maniera molto superiore alla loro media storica. Faccio un esempio: se Tizio rende 6 per cinque anni di seguito e fa un anno da 5, nelle previsioni sulla stagione successiva va considerato un elemento da 6, se non è nella fase declinante della carriera.

Immobile, Lulic, Radu, Milinkovic-Savic, Luis Alberto, hanno disputato la migliore o una delle migliori stagioni della loro carriera. Era impossibile si ripetessero tutti. Come tifosi siamo contenti se restano quelli bravi, ma a mio avviso cercare di vendere chi viene da picchi di rendimento è una strategia d'obbligo. Ovvero prevedere alternative per chi non è cedibile: per Radu questo è stato fatto, Luiz Felipe sembra buono. Le alternative a Lulic invece non si sono dimostrate valide: succede. Peraltro non ritengo il nostro Senad così sottotono e fuori contesto come si vorrebbe, per un semplice motivo: non saremmo dove siamo in classifica. Anche un solo calciatore troppo sotto la media di squadra fa danni pesanti, non siamo negli anni '70 in cui ti potevi permettere un Dolso o un D'Amico che pascolavano per intere partite.

Penso converrai anche sul fatto che deVrij sia stato degnamente sostituito e che l'uscita di Anderson non sia stata così devastante come si pensava.

Per come la vedo io, ad esempio, Immobile poteva essere ceduto, non credo avrà mai più la valutazione che aveva a giugno scorso. E col ricavato ricominci il gioco.

Ma adesso, a otto partite dalla fine, con due obiettivi ancora possibili - quarto posto e Coppa Italia - stracciarsi le vesti mi sembra insensato: la stagione può finire alla grande, ovvero con un obiettivo valido (il trofeo O il posto in CL), ovvero senza raccogliere nulla. Come si fa a fare bilanci ora?
Come nella risposta data a Panzabianca, sono d'accordo con la stagione eccezionale di alcuni calciatori.
Non sono d'accordo sull'eventuale cessione dei migliori se non è più che chiaro come saranno sostituiti. Nello specifico Immobile andava integrato con un Quagliarella e non ceduto, perchè conosciamo benissimo la qualità delle punte portate a Formello tra gli arrivi di Klose ed Immobile, non ti far (ri)fare l'elenco.
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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #95 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 17:31:24 »
se a Sassuolo e a Verona invece di prendere palo Immobile segna... Se a Genova non sbrachi perdendo una partita imperdibile, se con la samp in casa butti la palla in tribuna... ora hai 10 punti in più, in barba a tutte le tesi sul gioco. La devi buttare dentro.
Se, a Ferrara, Immobile solo davanti al portiere la butta dentro, finisce tanto a poco come lo scorso anno. La differenza la fanno sempre i giocatori.   
E se.... e se a Empoli Caputo non si mangia il gol al 94esimo e se pure uno del Frosinone che non ricordo non sbaglia davanti a Strakosha sempre nei minuti finali e se Correa non azzecca il jolly contro il Milan e Lulic non stazionava sulla linea di porta contro il Sassuolo.... e se e se e se.... Coi se e i ma ci fai poco. Coi se e i ma a trigoria sostengono di meritare di vincere tutto tutti gli anni.
Il gioco ti aiuta a non perdere a Genova, ti aiuta a tenere lontano il pallone dalla tua area, offre ad Immobile un'altra possibilità e la offre pure a Luis Alberto e Milinkovic Saviic. Se invece fai uno, due tiri nello specchio della porta avversaria in tutta la partita è ovvio che se uno lo tiri fuori e l'altro sul palo, poi recrimini. Prendi gli avversari a pallonate e poi valutiamo reti, pali e gol mangiati, quello che avveniva spesso l'anno scorso.
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Panzabianca

Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #96 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 17:53:45 »
il gioco, l'idea di gioco di un allenatore la sviluppa un giocatore che faccia almeno il suo. L'anno scorso in molti erano in stato di grazia. Il gioco lo fa il giocatore.

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #97 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 18:11:15 »
il gioco, l'idea di gioco di un allenatore la sviluppa un giocatore che faccia almeno il suo. L'anno scorso in molti erano in stato di grazia. Il gioco lo fa il giocatore.
Quindi, se un allenatore è ininfluente, perché accanirsi su Inzaghi? Lui o un altro è indifferente.
Per chi pensa invece che l'allenatore influisca parecchio, dopo tre anni sarebbe il caso di provare con un altro, più che altro per levarsi lo sfizio di vedere questa rosa con un altro tecnico quanto renda.

Offline fish_mark

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #98 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 18:17:32 »
La squadra è un gruppo di ragazzi guidati da un tecnico. Gli ingredienti e uno chef.
Se gli ingredienti sono modesti, nonostante i miracoli di Boccuse non si arriverà a niente di degno.
Piuttosto, se invece gli ingredienti sono ottimi un pessimo chef potrà rovinarli.

Detto questo, i termini della questione sono tutte e due importanti.
La lazio ha una rosa buona, ma non tale da permetterci di spiccare il volo. Il tecnico è giovane, motivato, ma che ha fatto vedere certi suoi limiti.
Servirebbe un importante mutamento della rosa, magari portando certi senatori a sedersi in panchina, e un radicale cambio di tecnico con nuove idee e nuove motivazioni, sempre se si vuole dichiarare urbi et orbi che DOBBIAMO ANDARE IN CHAMPIONS LEAGUE.

Ma la proprietà è sempre stata molto attenta a una certa stabilità, anche perché ritiene - non del tutto a torto - che il tecnico ha importanza relativa, perchè conta la squadra. 
In effetti è proprio così, come i risultati attestano da 15 anni a questa parte.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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Offline Russotto

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Re:Della "rosa" e del suo utilizzo
« Risposta #99 : Mercoledì 10 Aprile 2019, 19:04:25 »
è un punto di partenza sbagliato.
Quello giusto è che il tecnico e i giocatori sono di valore e che esprimono questo valore in modo diverso a seconda delle circostanze: quando al massimo, quando meno, in rapporto all'avversario, alle situazioni che si determinano in partita, alla condizione psicofisica eccetera.
Quindi può capitare che Bastos, inserito in un collettivo che funziona, giochi molto bene, e che in una situazione difficile diventi un punto debole, una cosa che abbiamo visto più volte. E che Inzaghi prepari delle partite alla perfezione, oppure che le sbagli, trovandosi a dover gestire delle contrarietà che nascono dalla disponibilità degli uomini, dall'avversario, dall'arbitro, dagli episodi della gara, che lo portano a fare scelte che si rivelano sbagliate.
E' sbagliato giudicare tutti come delle statuine di legno che non crescono e non crepano, che valgono tot e devono rendere tot, come se una partita fosse sempre e comunque una somma di valori fissi fatta con la calcolatrice. Non è così.
Si considera bravura dell'allenatore far sì che ciascun giocatore renda al massimo possibile, o anche l'essere in grado di capire chi di volta in volta sia in grado di dare di più. Mi pare che Inzaghi, dopo tre anni, abbia dimostrato notevoli capacità nel farlo, portando a casa punti, risultati, trofei, record, e rimanendo in corsa per i suoi obiettivi praticamente sempre: non ricordo una Lazio di Inzaghi giocare senza un obiettivo di classifica, in tre anni. Cioè, come si dice, andare al mare a marzo.
Sono i risultati a negare clamorosamente il giudizio negativo su Simone.

Tutto giustissimo se avessimo una squadra de brocchi.
Peccato che abbiamo uno dei centrocampo più forti di serie A, l'attaccante più prolifico degli ultimi 3 anni forse, e una difesa che tra lo scorso e quest'anno non è fatta propriamente di seghe.
Non avere obiettivi in classifica con questo materiale umano era francamente poco probabile per un qualsiasi allenatore professionista.
Qui bisogna stabilire se Inzaghi abbia quel quid in più che ci possa portare a superare il guado. E ad oggi i risultati NON gli danno ragione.