La situazione finanziaria

[Boksic]

mentre da noi la realtà ha bussato alla porta.

Siamo mediamente sesti negli ultimi dieci anni, negli ultimi cinque, negli ultimi tre.

Più che bussare alla porta direi che "la realtà" ha suonato al citofono e ha rimediato pernacchie, tipo Testimoni di Genova.

[disabitato]

Però non vinciamo più una fava.

Rispondo subito all'obiezione: che gli altri non vincano (o abbiano vinto meno di noi), non me ne frega nulla.

Guardo alla Lazio. La Lazio, anche con Lotito, vinceva. Ora non vinci più.
Vien da sé che, da tifoso, della media dei piazzamenti me ne sbatto.

[Jim Bowie]

ma scusa non è stata anche un trampolino per lui e le sue società e le sue speculazioni anche immobiliari..  20 anni la usi per mungere e altri magheggi per propri interessi.. e sparire non mi pare di comprendere proprio cosi.. siamo vittime del suo ego ha fatto terra bruciata ergo
l oblio del vivachiare è la nostra unica dimensione

Si ma venti anni in un mondo che viaggia a questa velocità sono un’era geologica.

Per Borgorosso, quale e secondo te l’aspetto su cui ci dovremmo focalizzare? Non dimintichiamoci anche che la Lazio Calcio fa parte di una polisportiva e che quindi per far sparire la sezione calcistica, devi intaccare nelle fondamenta anche la polisportiva.

[Boksic]

riprendo da Lazio.net

..............

Che pacco de stronzate.

[Boksic]

Però non vinciamo più una fava.

Rispondo subito all'obiezione: che gli altri non vincano (o abbiano vinto meno di noi), non me ne frega nulla.

Guardo alla Lazio. La Lazio, anche con Lotito, vinceva. Ora non vinci più.
Vien da sé che, da tifoso, della media dei piazzamenti me ne sbatto.

Approvo.

Però ci stanno anche quelli che chiamano metadone la Coppa Italia.

Bisogna decidere cosa si vuole veramente.

Perché se vinco la Coppa Italia e arrivo settimo, eh ma conta il campionato.

Se arrivo secondo eh ma non ho vinto nulla.

Eh no. Questo non è un rapporto con la Lazio, ma con la propria mitomania.

[disabitato]

Vincere.
Rubando, meritando, falsificando i conti, ricattando... Mi cambia poco.

[Boksic]

Giusto.
Quando Lotito ha preso la Lazio, questa era in bancarotta. Debolissima, da qualsiasi punto di vista. In quegli anni sono fallite Fiorentina  e Napoli, più altre minori.
Tenerla in vita per poi affossarla?
Poco credibile.

Se uno è psicopatico e ha manie di persecuzione, regge qualsiasi scenario.

Farla fallire e ripartire dalla Lazio Soccer? Eh no poi er lazzzzziale avrebbe fatto ferro e fuoco. Sì infatti, sono fallite municipalizzate come Fiorentina, Napoli, Torino e non è successo NIENTE. Il Brasile ha perso un Mondiale in casa con duecentomila persone pronte a festeggiare e non è volata una mosca. L'as ha perso una finale di Coppa Campioni e due scudetti già vinti all'Olimpico e nello stadio non è volata una mosca. Però ci sono ancora mitomani che spendono la cazzata dell'ordine pubblico. Secondo questi complottari, la Lazio sarebbe stata tenuta in vita per placare il popolino ma tenuta in subordine all'asroma in base a un disegno preciso. Manco Andreotti ragionava in modo così raffinato. Per me chi dice e scrive ste cazzate finisce dritto e in modo irreversibile nel mondo degli imbecilli.

[Boksic]

Ammettiamo per un attimo che la teoria prospettata su Lazio.net sia veritiera. Allora chiedo all’estensore della teoria.
Perché aspettate 20 anni o più per attuarla?
Perché risanarla se poi la devi far sparire?
Non sarebbe stato meglio cavalcare il crack finanziari lasciato dal Baraldi team? L’avresti fatta ripartire dalla C senza, come fatto con il Napoli, costruire autostrade per un pronto ritorno in A.
La Lazio ha avuto mille occasioni per sparire, ma mai sono state sfruttate da questi fantomatici pianificatori.
No la teoria non regge, il declino Socetario, tecnico ce lo dirà il campo, è dovuto più ad una gestione artigianale che imprenditoriale.

L'estensore della teoria fa di cognome DE ROSSI. Se Floriani Mussolini deve abiurare il proprio cognome non vedo perché non debba farlo anche questo fine pensatore. Il quale nell'estate 2023 si si è fatto un bel selfie con Lotito in quel di Auronzo. Forse della sua teoria si è accorto con appena 19 anni di ritardo...

Ma quanno caxxo ve svejiate perdìo?

[Il lodolaio]

Siamo mediamente sesti negli ultimi dieci anni, negli ultimi cinque, negli ultimi tre.

Più che bussare alla porta direi che "la realtà" ha suonato al citofono e ha rimediato pernacchie, tipo Testimoni di Genova.

Criticare i fogli Excel e basare i propri ragionamenti sulla media aritmetica semplice.
What else ?

[Boksic]

Criticare i fogli Excel e basare i propri ragionamenti sulla media aritmetica semplice.
What else ?

Sempre meglio degli oroscopi alla Van Wood che leggo da vent'anni.

[borgorosso]

Sempre meglio degli oroscopi alla Van Wood che leggo da vent'anni.

Dai, hai fatto una brutta figura, fa nulla.


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[violator]

Che pacco de stronzate.

er disegno verso l'oblio con 20 anni di ritardo. .. bah

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[Panzabianca]

Un calo c'e' Cartesio. La squadra anche  e' visibilmente indebolita.  Negarlo serve a poco. La preoccupazione per la prossima stagione e' giustamente diffusa.

A me colpisce una frase: la vittoria come eccezione.
Certo poi l'idea che il tifoso sia rassegnato non convince. Il tifoso non lo è mai.
Però, certo, la vittoria è un'eccezione, spesso pure risultato di un allineamento astrale diretto dal caso.
Ci basta?

Poi a lungo andare il pericolo della inconsistenza sportiva c'è, è evidente.

[Boksic]

A me colpisce una frase: la vittoria come eccezione.
Certo poi l'idea che il tifoso sia rassegnato non convince. Il tifoso non lo è mai.
Però, certo, la vittoria è un'eccezione, spesso pure risultato di un allineamento astrale diretto dal caso.
Ci basta?

Poi a lungo andare il pericolo della inconsistenza sportiva c'è, è evidente.

Dallo stesso autore dell'orazione funebre recuperata da borgoPantone202C

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EMOZIONI DA LEGGENDA, GRAZIE IVAN.
Di Orlando De Rossi
Emozioni, forti, intense, inaspettate, meravigliose, sconvolgenti e storiche, tutte provocate da quel gesto perfetto che hai compiuto all’ultimo respiro  di una  partita che ormai era persa, una partita che vedeva il popolo laziale tornare allo stadio per una gara della massima competizione europea dopo tanti, troppi anni, anche per colpa di quella maledetta pandemia che ci impedii di vedere quel girone che passammo nel 2020/21 contro tutti e tutto.
Eppure eravamo pronti al peggio,  probabilmente ce lo saremmo anche aspettato, non per l’andamento della gara, soprattutto per il fatto che comunque si affrontava la squadra più forte del girone, una delle compagini più forti d’Europa, invece no , arrivi tu a stravolgere tutto, a cambiare il senso della storia.
Tutto comincia da quella parata che dimostra  la tua abilità nel tuo reale mestiere, che è quello del portiere, un’uscita a coprire lo specchio della porta su Lino che non ha senso, un tempo di esecuzione perfetto, in una sola parata c’è stato il concentrato della tua bravura, tecnica , istinto, capacità di copertura e chiusura delle parti perforabili della porta, un gol che ci avrebbe spezzato le gambe, però poi….
Dopo aver passato la metà del secondo tempo a cercare di scardinare la porta di Oblak , altro portiere straordinario, con una pressione costante e diverse parate proprio dell’estremo difensore della seconda squadra di Madrid, hai deciso di entrare nell’area di rigore che di solito non vedi mai.
Non possiamo  chiedere di più a quella scena perfetta , un palla tagliata sul secondo palo di Luis Alberto che spera di trovare un colpitore di testa, tu che fai il movimento a smarcarti verso il centrocampo e poi di colpo il contro-movimento ad occupare lo spazio libero, colpo di testa e gioia immensa, boato che fa tremare lo stadio, le voci che fanno tremare il cuore e l’amore della gente laziale che pronuncia il tuo nome decine di volte con le lacrime agli occhi.
Lacrime che sanno di gioia, lacrime di chi sa piangere ed emozionarsi per un gol della propria squadra del cuore, lacrime che accompagnano la storia di un ragazzo che ha avuto una carriera d’altri tempi, quelle lacrime che sono dentro la leggenda che hai scritto.
 Grazie Ivan Provedel per averci regalato questa immensa sensazione di vita, di voglia di amare sempre più potentemente e prepotentemente  il calcio e  la nostra Lazio.
Ti sei regalato una settimana mondiale sotto tutti i punti di vista, ora in qualunque parte del globo  conoscono il vero valore di Ivan  Provedel,  non solo perché hai fatto gol, ma perché era cominciato tutto da quella parata……

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Viene da pensare che il nostro sia affetto da una spiccata emotività. Il che non è un male ma forse offusca un pochino le capacità analitiche.

[Panzabianca]

Non so, non conosco.
Rimane il fatto che nello sport la vittoria non può essere un'eccezione.

E nella Lazio lo è, anzi, sembra non essere l'unica cosa per cui gareggiare.

Torno, pertanto, a chiederti: ci basta?

[Geddy]

A me colpisce una frase: la vittoria come eccezione.
Certo poi l'idea che il tifoso sia rassegnato non convince. Il tifoso non lo è mai.
Però, certo, la vittoria è un'eccezione, spesso pure risultato di un allineamento astrale diretto dal caso.
Ci basta?

Poi a lungo andare il pericolo della inconsistenza sportiva c'è, è evidente.

E' per forza in eccezione. Saperlo non impedisce di sognare. Siamo tifosi. Una configurazione difficilmente spiegabile. Le variazioni poi sono infinite. Essere consapevoli che la  più grande  eventuale vittoria  deriva da circostanze e incastri improbabili non impedisce certo di sognarla. Poi nel fine settimana c'e' la partita.

[Jim Bowie]

E mia impressione che stiamo ragionando di due piani differenti.
Da una parte c’è il calcio con cui siamo cresciuti ed al quale siamo sentimentalmente affezionati e dall’altra c’è l’industria calcio.
Il primo fatto di pane e frittata, di Enrico Luzzi, di Nando Martellini, di Bianco e nero e poi c’è l’industria calcio che dagli anni ‘90 in poi ha preso il sopravvento.
Si sta discutendo dei risultati sportivi, mentre dovremmo orientarci verso una collocazione, non dico elitaria, ma almeno di seconda fascia nell’industria mondiale del calcio. Il solo modo, e qui che i piani si intersecano, per attestarci e carpire una fetta del mercato, e attraverso i risultati sportivi. Ma come si ottengono i risultati sportivi? Con i grandi personaggi, un Messi, messo nell’undici titolare della Lazio, ti avrebbe assicurato il piazzamento Champion e quindi una espansione del brand Lazio, in mercati ancora in fase di assegnazione.
Quello che risulta, a me e non solo, anacronistico e il modo di come Lotito vuole raggiungere lo stato elitario. Lui lo vuole fare attraverso un modello di economia reale, il patrimonio immobiliare, non capendo che è un processo lungo e non più percorribile in questo universo la cui economia è dettata dalla globalizzazione e che viaggia alla velocità di scambio dei dati su 5G e more.
Una volta raggiunto lo stato elitario, con anni di successi, anche annate come la scorsa possono essere assorbite e non creare turbamenti, come invece sta succedendo a casa nostra.
Diceva Boksic in un precedente post, Berlusconi ha rimesso dei bei soldini durante la sua gestione del Milan, vero i dati sono inconfutabili, ma Boksic vede soltanto un lato della medaglia, perché il brand Milan, durante la gestione Berlusconi, è cresciuto a dismisura e per avvalorare quanto detto, vi inviterei a prendere un taxi a Shanghai, dove i poggiatesta hanno un monitor incorporato che mostra, ancora oggi, le immagini di quel Milan vincente, composto dai 3 olandesi e non solo.
In questo contesto di sviluppo va inquadrato il tentativo di esportare, non imagini, ma una partita in Australia.
Speriamo che come al solito, non siamo arrivati troppo tardi.

[Geddy]

Pure la NBA ha provato a fare giocare partite in Giappone qualche anno fa.
L'idea di giocare un Milan Como in Australia non e' nuova. Gia la Supercoppa si gioca all'estero. Quello che sta succedendo ha a che fare con quello che diceva Cragnotti, i tifosi sono clienti. Il problema e' che i nostri tifosi clienti non bastano a pagare un Messi. E non definirei la prossima dimensione che si apprestano a raggiungere gli sfavillanti comaschi o gli illuminati bolognesi come di seconda schiera. Più che altro sembrano i prossimi sparring partner. Sicuramente non succederà a Como, ma a Bologna tempo un paio d'anni i Borgorosso felsinei lamenteranno il mancato salto di qualita'. E malediranno i dirigenti, augurandogli la morte.

[Il lodolaio]

Sicuramente non succederà a Como, ma a Bologna tempo un paio d'anni i Borgorosso felsinei lamenteranno il mancato salto di qualita'. E malediranno i dirigenti, augurandogli la morte.

Normale che sia così, i tifosi sono uguali da tutte le parti.

[Geddy]

Non tutti. Alcuni sono stupidi.